Italscania, urbani e interurbani volano grazie alla gara Consip (dove Scania non ha partecipato) mentre le misure governative trainano i Classe III insieme alla floridità di un segmento in pieno rilancio. Parola dei vertici di Italscania, che a due settimane dalla fine dell’anno tirano le somme delle luci e ombre 2017.

Il Touring presto protagonista

In occasione dell’annuale appuntamento di fine anno di Italscania, Roberto Caldini, responsabile del settore bus&coach, ha illustrato i dati di mercato e le prospettiva per l’anno a venire. «Il mercato sopra le 12 tonnellate nel 2017 ha chiuso a 1.779 unità. Nel particolare gli urbani (430 unità) e gli interurbani (626 unità) sono cresciuti molto, grazie soprattutto alla gara Consip». Di grande interesse «il segmento dei Classe III che si è chiuso attorno alle 705 unità, mercato sostenuto dalla Sabatini, dal superammortamento e dalla linea lunga percorrenza». Fondamentale per la crescita di Italascania sarà il settore dei Classe III dove oggi la serie Touring «ha tutte le carte in regola per fronteggiare la concorrenza».

Italscania tra autobus elettrico e Classe II a gas liquido

Tra le novità di prodotto, ha proseguito Caldini, «oltre al varo del full electric, disponibile dalla fine del 2018, e dell’intercity ibrido, oggi possiamo dichiarare il varo del nostro Classe II a gas liquido. Modello che abbiamo presentato alla gara di Tper» Daniel Dusatti, responsabile della rete, ha puntato il dito sull’assistenza: «Oggi sul territorio italiano ci sono 19 concessionari, due filiali, 101 officine e 750 meccanici specializzati. Si tratta di una rete capillare e ben distribuita, capace di rispondere a tutte esigenze degli operatori». Franco Fenoglio, presidente e amministrazione delegato di Italscania, ha focalizzato l’attenzione sugli scenari: «Il nostro focus è la tecnologia, dove investiamo ogni anno grandi investimenti. Oggi i temi della sostenibilità e dell’elettrificazione, sino a ieri nascosti, sono in primo piano in tutti gli ambiti. Scania, come è noto, è l’azienda che maggiormente si è spesa in questi ambiti ed è per questo che oggi raccogliamo i frutti di questo lavoro».

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