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Ricorso respinto, il tpl di Pavia e provincia rimane nelle mani di Autoguidovie. Si è chiuso con la sentenza uscita dagli uffici del Tar lombardo il 6 dicembre il contenzioso tra Tplo (consorzio comprendente Stav, Pmi, Line, Stac) e Autoguidovie. Il primo era risultato in prima battuta vincitore della gara provinciale da 125 milioni di euro in 7 anni, bandita nel dicembre 2014, salvo venire successivamente escluso in favore di Autoguidovie. Il motivo (ribadito dalla sentenza dei giudici amministrativi)? Tplo «non ha proceduto alla dichiarazione, in sede di offerta – si legge nella sentenza -, inerente la ripartizione delle quote di servizio attribuite a ciascuna delle imprese consorziate, dichiarazione che avrebbe dovuto essere effettuata da parte dei soggetti partecipanti laddove raggruppamenti temporanei o consorzi ordinari». In poche parole, non ha indicato quali parti del servizio sarebbero state svolte dai singoli consorziati. In ballo c’è l’erogazione del servizio interurbano in provincia di Pavia e urbano nei comuni di Pavia, Voghera, Sannazzaro De’Burgundi e Stradella. Il ricorso di Tplo è stato sostenuto da Anav, un appoggio bollato come inammissibile dai giudici amministrativi poiché «l’interesse all’aggiudicazione dell’appalto oggetto di gara è interesse individuale del singolo associato, e non del gruppo sociale di riferimento della associazione». A fine novembre, per alcuni funzionari della Provincia incaricati del bando, erano scattati degli avvisi di garanzia.

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