di Stefano Alfano

È deciso. A Vicenza torna il filobus, dopo 48 anni della sua dismissione. E si sa già la data: 1 giugno 2024. Entro quel termine, come comunicato dall’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio dalla Pozza, l’impianto e i veicoli dovranno essere disponibili per il collaudo prima della messa in esercizio. La data e’ perfettamente allineata con quanto previsto del progetto della Alta Velocita’ Alta Capacità ferroviaria. L’intervento ha un valore di circa 50 milioni di euro, di cui 19 milioni per il materiale rotabile e 30 milioni per l’infrastruttura.

La delibera per l’acquisto dei veicoli

Martedi’ 24 aprile 2018 l’assessore ha presentato la delibera con la quale la giunta comunale ha approvato la relazione per l’acquisizione dei veicoli filoviari che saranno impiegati sulla nuova linea della rete vicentina. Il documento e’ stato redatto, sentito il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dal settore mobilità e trasporti del Comune e da SVT ( Società Vicentina Trasporti) azienda esercente del trasporto pubblico urbano di Vicenza scelta come soggetto attuatore della fornitura e messa in esercizio dei filobus, in quanto azienda in house affidataria del servizio di trasporto pubblico locale. “Uno sguardo verso il futuro – ha commentato l’assessore –, un progetto già oggetto di interesse di aziende leader nel settore trasporti, a differenza di chi ancora si volta indietro, proponendo di aprire alle automobili private le piazze della ZTL”. Il filobus e’ invece un mezzo di trasporto ecologico, presente in piu’ di 90 reti tra Unione Europea e Svizzera, dotabile di tecnologie estremamente avanzate che garantiscono una grande flessibilità di esercizio.

Una linea filoviaria diametrale

La linea filoviaria sarà di tipo diametrale, attraverserà la città da est a ovest e sarà lunga 11, 2 km, con 18 fermate intermedie, oltre ai due capolinea che saranno dotati di parcheggi di interscambio. La capacità della linea sarà fino a 1.350 passeggeri per direzione nelle ore di punta, con un incremento di oltre il 45 % dell’offerta rispetto all’attuale linea 1 gestita da SVT. Sarà interessante osservare quali tecnologie verranno scelte per filobus. Una delle caratteristiche standard del filobus moderno di oggi è l’utilizzo delle batterie al posto del motogeneratore, batterie che comunque garantiscono la velocità normale del mezzo in qualsiasi condizioni di carico, la ricarica graduale delle batterie stesse secondo la tecnologia IMC ( In Motion Charging) con la quale, ad esempio, si potrebbe evitare la stesura del bifilare in alcuni punti tecnicamente piu’ difficile come può essere un centro storico.

Un passo indietro nella storia

La filovia di Vicenza fu inaugurata il 22 ottobre 1928, dopo un periodo di circa un anno in cui circolarono degli elettromobili della Rognini & Balbo, ad una sola porta, opportunamente trasformati. La linea 1, di circa 3 km, collegava la stazione ferroviaria a Borgo Padova, prolungata negli anni 30 alle Case Statali; sempre negli anni 30 venne istituita la seconda linea ( Corso Principe Umberto – San Bortolo). I 7 filobus in dotazione erano ancora di costruzione Rognini & Balbo.  Nel dopoguerra la filovia fu ricostruita e negli anni 50 furono acquistate, in periodi differenti, 18 nuove vetture, di ridotte dimensioni, costruite esclusivamente per la rete filoviaria di Vicenza. Altra caratteristica, la distanza tra i due fili di 40 cm. invece dei 60 cm convenzionali. Lo sviluppo massimo della filovia in gestione ad AIM ( Aziende Industriali Municipalizzate) risultò essere di 8 km sempre su due linee. Negli anni 60, l’esercizio filoviario si avviò purtroppo al declino: nel 1962 fu soppressa la linea 2, e il servizio terminò definitivamente il 12 giugno 1970. Una curiosità, ripresa poi anche da altre reti europee, fu negli anni 90 la trasformazione di cinque autobus vicentini in filobus: la città di Lublino, infatti, acquisto’ da AIM 5 bus FIAT 418 e li trasformò in veicoli filoviari con le scorte a magazzino.

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