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Doveva rappresentare il futuro ed era diventato il simbolo dell’avanguardia tecnologica cinese nel campo del trasporto pubblico. Ma il Transit Elevated Bus (TEB), presentato al mondo in pompa magna questa estate, altro non era che una truffa, architettata da un imprenditore cinese per raccogliere denaro tramite un sistema di prestiti online. A darne notizia è Bloomberg che ha classificato il progetto futuristico cinese come una trovata pubblicitaria per raggirare le persone raccogliendo soldi con un sistema di prestiti tra privati. Il progetto è stato infatti finanziato tramite una campagna su siti cinesi di prestiti peer-to-peer che garantivano ai piccoli investitori guadagni fino al 12%: con questo sistema Bai Zhiming, l’imprenditore cinese dietro al progetto, ha raccolto 23 milioni di euro, senza avere garanzie sul reale possibile utilizzo dei bus sopraelevati nel traffico cittadino. Diverse perplessità sono state infatti espresse riguardo alla sua altezza, troppo bassa per consentire il passaggio di tutti i modelli di auto in circolazione e troppo alta per passare sotto ponti bassi. Considerando le limitazioni d’uso, i guadagni assicurati sulla sua diffusione risultano quindi difficili da raggiungere e il progetto suona più come una truffa che come una reale innovazione. Oltre 200 risparmiatori, infatti, si sarebbero già fatti indietro e avrebbero chiesto il rimborso dei soldi investiti.

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