di Gianluca Celentano, conducente bus

Raccontare le esperienze dei colleghi che hanno il privilegio di seguire le squadre sportive non è affatto semplice. Ho contattato diversi conducenti e, appena capiscono che si tratta di un servizio di informazione, spesso si defilano, rimandandoci alle prestigiose società sportive. È una nicchia per pochi eletti, che richiede grande esperienza e classe. Fra di loro, invece, si tengono costantemente in contatto con un gruppo whatsapp.

Il trasporto vip ha regole precise

Quando si ha a che fare con clienti cosiddetti vip, il comportamento personale è fondamentale: parlare poco o per nulla, non fare domande e, possibilmente, non chiedere selfie sono solo le regole basilari. Questo è uno dei motivi che divide il mondo dei conducenti tra chi non riesce a immedesimarsi in atteggiamenti eccessivamente formali e chi, invece, trova stimolante questa prestigiosa responsabilità operativa sotto i riflettori.

Provate a pensare di fare una svolta e urtare un semplice marciapiede. Con un gruppo in gita probabilmente non succederà nulla; anzi, qualcuno potrebbe apprezzare lo sforzo per infilarsi in una strada stretta. Quando hai un vup a bordo, quel silenzio imbarazzato potrebbe raccontare molto…
Di punto in bianco, quel vip non viaggerà più con te e ti chiederai, senza capirlo, il perché.

Quando si ha a che fare con soggetti esclusivi o squadre sportive importanti, la forma, la guida e perfino il punto prescelto per parcheggiare assumono valori estremamente rilevanti. Le foto dei media, mi raccontava un noleggiatore, non devono mai riprendere il conducente, solo il Vip.

Un Club su ruote

I bus delle squadre di calcio sono molto più che semplici mezzi di trasporto: rappresentano il cuore pulsante del club durante le trasferte e ogni allenamento. Sono dotati di numerose caratteristiche per garantire il massimo comfort e funzionalità per i giocatori e lo staff. I sedili sono di altissima qualità, reclinabili e spesso in numero inferiore rispetto agli standard. Sono personalizzati, come gli interni, con i colori della squadra. Ogni seduta è dotata di prese di corrente e USB, e nella bagagliera c’è un inverter maggiorato per alimentare le prese a 220 volt a bordo.

Molta tecnologia e comodità

A bordo c’è molta attenzione per i sistemi di intrattenimento avanzati: schermi TV, impianti audio di alta qualità, connessione Wi-Fi, dispositivi per la visione di film e salottini per rapidi meeting. Le bagagliere contengono tutta l’attrezzatura personale dei giocatori e ci sono anche due toilette posizionate secondo le indicazioni della società sportiva. Non può mancare l’area ristoro per pasti e snack durante i viaggi, zone dedicate per il relax e, in alcuni casi, per i trattamenti fisioterapici. Generalmente l’autobus compie l’ultimo tragitto dei giocatori diretti allo stadio o al campo di allenamento, quindi si tratta di percorsi relativamente brevi, ma non sempre. Infatti, può capitare che gli aerei non possano volare e l’autobus debba percorrere tragitti/trasferte ben più lunghi per scelta del mister. La carrozzeria riprende i colori e i simboli del club, creando un forte impatto visivo; aspetto importante.

Per arrivare a condurre un bus ufficiale di una squadra di serie A non basta essere uno sfegatato tifoso di quei colori: occorrono anni di esperienza nel noleggio.

Gli autobus delle squadre

Juventus: un esempio di lusso e tecnologia è l’Iveco Magelis HDH juventino della Sadem, predisposto con un sistema wi-fi, tre televisori satellitari più il digitale terrestre. Personalizzato con il logo della squadra e i colori bianconeri, è dotato di tutti i comfort, inclusa un’area lounge per i giocatori.

AC Milan: la società rossonera ha affidato, dopo anni, il servizio bus a un vettore esterno attraverso una gara d’appalto internazionale. Discorso analogo è stato fatto dalle concorrenti Juventus e Inter. I costi per questi super torpedoni personalizzati superano i 500mila euro, a cui si aggiungono i costi di manutenzione e carburante. Il Milan è trasportato con un lussuoso tre assi Neoplan con una quarantina di posti, gestito dalla società Castano; il fortunato conducente è Domenico Gelsomino.

FC Inter: è studiato dalla società sportiva insieme ad Air Pullman, il vettore gallaratese che segue la squadra. Il Setra a tre assi è tra i più innovativi, grazie alle otto telecamere interne e rivolte verso la strada, collegate con i social e Inter TV. Il sistema serve per avvicinare i prepartita ai tifosi, trasmettendo il backstage dei giocatori, le ansie e le speranze, creando una vicinanza ancor più forte e forse umana fra squadra e tifoseria.

L’evoluzione

In passato, gli autobus delle squadre erano molto meno lussuosi e tecnologici rispetto allo status symbol che oggi devono rappresentare. Erano pullman simili a quelli utilizzati per le squadre giovanili, cioè quelli utilizzati per le gite, forse solo con meno sedili. Pare che alcune squadre abbiano tradizioni particolari legate all’uso dell’autobus, come rituali scaramantici o canzoni specifiche da ascoltare durante il viaggio verso lo stadio. Questi autobus speciali sono diventati una parte integrante dell’identità delle squadre, non solo un comodo automezzo per spostarsi, ma una vera e propria estensione del club, consolidando i legami tra i giocatori e un luogo dove prepare le strategie per le partite.

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