Giuseppe Ferraro è il nuovo Direttore Generale di Cotral. Prima direttore tecnico, poi direttore operativo dell’azienda di trasporto pubblico laziale, Ferraro è risultato primo in graduatoria nella selezione pubblica lanciata lo scorso 6 novembre. Sottoscriverà il contratto dopo la formalizzazione della nomina in Consiglio di Amministrazione.

autobus man - cotral - gara cotral

Giuseppe Ferraro, in Cotral dal 2002

Il 50enne Ferraro lavora in Cotral dal 2002. Laureato in Ingegneria dei Trasporti all’Università la Sapienza di Roma nel 1997, è sposato e ha un figlio. Prima di diventare direttore tecnico, nel 2016, e passare l’anno successivo a ricoprire il ruolo di direttore tecnico, Ferraro ha svolto per quattro anni le mansioni di dirigente servizio ingegneria e manutenzione flotta (dal 2012 al 2016).
“In questo modo – dichiara la presidente, Amalia Colaceci – si completa la governance di Cotral. Il nuovo direttore generale, individuato all’interno dell’azienda, ha dato prova di capacità, equilibrio e competenza negli anni di maggior cambiamento. Ferraro ha gestito dapprima il delicato settore della manutenzione e poi anche quello del servizio, risultando indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi. A lui i migliori auguri di buon lavoro da parte di tutto il Consiglio di Amministrazione di Cotral”.

 

Ferraro al Mobility Innovation Tour

Gli importanti traguardi raggiunti nel corso dell’ultimo quinquennio da Cotral sono stati al centro dell’ultima data del Mobility Innovation Tour 2018 a novembre, dove proprio Ferraro, in veste di direttore operativo, ha illustrato la strategia messa in campo. «Nel 2016 la nostra flotta aveva un’età media di 17,2 anni – ha ripercorso -. Ora è di 11,4. Due anni fa, il 30 per cento dei veicoli erano Iveco Euro 0 comprati da Cotral coi finanziamenti di Italia ’90. Oggi gli Euro VI sono il 28 per cento. Immatricolando veicoli nuovi abbiamo visto aumentare il margine operativo, grazie alla riduzione dei costi. Abbiamo riordinato complessivamente le attività di manutenzione. Prima di nuovi mezzi, Cotral effettuava lavori in maniera indeterminata su tutta flotta, composto da vari marchi di veicoli (soprattutto Iveco). Abbiamo deciso di concentrare l’attenzione su veicoli su cui eravamo più preparati, bandendo gare con full service ed esternalizzando altre manutenzioni. E abbiamo aumentato produttività. Facciamo più chilometri e più manutenzione con gli stessi autisti e gli stessi operai».

Cotral e la transizione energetica

Diesel Euro VI subito, ibrido a leggero a seguire, elettrico alla fine. «Con una flotta di 17 anni, già la sostituzione di Euro 0 con Euro VI è un’operazione di transizione energetica», ha proseguito Ferraro sempre in occasione della data romana del Mobility Innovation Tour: «Nel 2021 dovrebbe finalmente avere una flotta con un’età dignitosa, con circa il 60 per cento di Euro VI». E le trazioni alternative? «Le risorse saranno sempre più vincolate ad alimentazioni diverse dal gasolio. Per lo scenario a breve termine vogliamo eliminare i diesel obsoleti scommettendo ancora sul diesel Euro VI. Pensando al medio termine, stiamo riflettendo sul metano. E siamo particolarmente interessati ai mild hybrid: consentiranno riduzione di inquinamento con investimento non troppo elevato». E il lungo termine? «L’elettrico richiede di imparare a gestire un modello di servizio totalmente nuovo e diverso. Lo stiamo studiando».

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