gara tpl toscana

La Regione Toscana ha proposto a Mobit e Autolinee Toscane di gestire congiuntamente il servizio di tpl, unite in un unico soggetto che raccolga tutti gli attuali gestori, in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia Europea. L’organo della Ue, infatti, si è vista rinviare la scottante materia dal Consiglio di Stato. A delinearsi è l’opzione “sponsorizzata” dall’amministrazione regionale per bocca dell’assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli e del presidente Enrico Rossi: una proroga di due anni volta a far partire gli investimenti e le misure di integrazione tariffaria previste dalla gara.

Gara Toscana tpl, un’odissea

La fine della procedura di gara (la prima a bacino unico regionale in Italia… e considerati i risultati forse anche una delle ultime) è ancora distante. La tormentata vicenda, che vede da una parte gli attuali gestori uniti nel consorzio Mobit e dall’altra Autolinee Toscane (Ratp), uscita vincente dalla gara inquinata da infiniti ricorsi e controricorsi, è nota ai più. La Corte di Giustizia Europea potrebbe impiegare due anni ad esprimersi. Il nodo del contendere, motivo del “passaggio di palla” dal Consiglio di Stato all’organo della Ue, è il diritto dei francesi di Ratp di partecipare alle gare in Italia, contestato da Mobit.

Proroga e gara, due binari separati

Da lì la proposta dell’affidamento-ponte, che negli auspici della Regione potrebbe partire dal 1 gennaio 2018. Nelle parole di Ceccarelli, si tratterebbe di«un contratto che è altra cosa rispetto alla gara». La bontà della pensata risiederebbe nel fatto che consentirebbe di «anticipare alcuni dei contenuti e delle soluzioni che nella gara erano previste», come i nuovi investimenti e l’integrazione tariffaria. Ecco che la Regione ha chiamato attorno a un tavolo i rappresentanti delle quattordici società che gestiscono il tpl in tutta la Toscana, un ventaglio di aziende in cui spiccano chiaramente le imprese del gruppo Mobit e Autolinee Toscane. Queste verrebbero costituite in un unico soggetto, col quale la Regione stipulerà, con carattere di urgenza, un unico contratto biennale.

Ataf e Mobit: perplessità

Ma le reazioni delle parti in causa? Le perplessità non sono mancate, anzi, in questa fase dominano la partita. «Siamo alle intenzioni, non siamo ancora ai fatti», così Stefano Bonora, amministratore delegato di Ataf Gestioni. Da Mobit arriva un sì con riserva: «Abbiamo apprezzato molto l’invito ricevuto dalla Regione» si legge in una nota diramata dagli uffici del consorzio di cui fanno parte Ataf, Ctt Nord, Tiemme, Cap. Con le parole del presidente Andrea Zavanella, però, «La situazione è delicata perché la proposta della Regione Toscana in realtà è rivolta a più soggetti rispetto a quelli che compongono il consorzio Mobit. Inoltre ci sono degli aspetti che devono essere gestiti con grande attenzione sotto il profilo tecnico-legale, che verificheremo nelle prossime settimane».

Anche Autolinee Toscane prende tempo

Per Autolinee Toscane, che in marzo ha ricevuto l’assegnazione provvisoria del servizio, «la soluzione avanzata contiene alcune questioni che andranno approfondite sia sul versante tecnico che su quello giuridico, come ad esempio il ruolo da dare al mandatario del raggruppamento e come gestire la condivisione delle responsabilità». Così si è espresso il presidente Bruno Lombardi, che ha aggiunto: «Esamineremo questi aspetti rapidamente in modo da poterne valutare la praticabilità e capire se, sin dal prossimo incontro, tali perplessità potranno essere superate».

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