Ecco cosa abbiamo visto all’EuMo-European Mobility Expo
Abbiamo raggiunto Strasburgo per partecipare all’edizione 2024 dell’EuMo-European Mobility Expo, eccezionalmente nella città che ospita la sede del Parlamento Europeo e non a Parigi, per questioni legate alla logistica post Giochi Olimpici. Si tratta di una fiera a forte vocazione nazionale, alla quale hanno preso parte diversi Oem del Vecchio Continente come Iveco Bus (Heuliez), […]
Abbiamo raggiunto Strasburgo per partecipare all’edizione 2024 dell’EuMo-European Mobility Expo, eccezionalmente nella città che ospita la sede del Parlamento Europeo e non a Parigi, per questioni legate alla logistica post Giochi Olimpici.
Si tratta di una fiera a forte vocazione nazionale, alla quale hanno preso parte diversi Oem del Vecchio Continente come Iveco Bus (Heuliez), Daimler Buses, Solaris, Irizar, Hess, Omnicar e due costruttori turchi come Otokar e Karsan. “Stranamente” assenti le case cinesi, che hanno presenziato in massa nelle kermesse tenutesi quest’anno. Accanto a loro numerosi altri player della filiera, come – procedendo in ordine sparso – Aep Ticketing Solutions, Alstom, Ebusco (senza autobus), Ekoenergetyca, Heliox, Hitachi, Init, Kempower, Keolis, Moventis, Ratp, Siemens, Trandsev, Volvo Bus France (senza autobus), Webasto, Zf e Jbm (anch’esso senza mezzi)
Il foto racconto dell’EuMo-European Mobility Expo
Iniziando dal market leader sul mercato francese dell’autobus, ovvero Iveco Bus-Heuliez, l’Oem è presente a Strasburgo con due veicoli: l’E-Way H2 da 12 metri con tecnologia fuel cell sviluppata insieme a Hyundai e un altro dodici metri elettrico, Heuliez, modello Gx 337 Elec, con motore elettrico Siemens e batterie FPT Industrial.
Dunque un altro big come Daimler Buses, che ha scelto di timbrare il cartellino con la versione da 12 metri dell’eCitaro Fuel Cell, modello di punta di casa, forte del modulo fuel cell firmato Toyota e batterie NMC3 agli ioni di litio da 98 kWh.
Per rimanere in tema di idrogeno, Solaris, con il suo Urbino 12 Hydrogen, un modello che il costruttore polacco fornirà in quattro pezzi ad Artois Mobilités per la rete di trasporto Tadao nel nord della Francia, in collaborazione con Transdev. L’urbano è equipaggiato con cella a combustibile con potenza totale di 70 kW e batterie di trazione Solaris High Power, che supporteranno le celle a combustibile durante i picchi di richiesta di elettricità.
Veniamo ora al “mini blocco” turco: in “massa” Karsan, che ha messo in mostra il tridente d’attacco: i sei metri dell’e-Jest, gli otto metri dell’e-Atak in versione autonoma e – sempre in materia di H2 – l’e-Ata Hydrogen, da 12 metri; tutti modelli a batteria.
Otokar, invece, è presente con un solo mezzo: si tratta del piccolo di casa, ovvero dell’e-Centro C, sei metri alla spina.
Dunque un Oem spagnolo, o meglio basco, come Irizar, con la sua offerta di autobus elettrico sui generis: i 12 metri dell’ie tram
Da sottolineare la presenza di Omnicar, sbarcato sul mercato dell’autobus europeo – dopo un quarto di secolo di storica come carrozziere di minibus Sprinter e Daily – con il 6 metri W-Smile S6: batterie fino a 114 kWh allocate al posteriore, firmare CATL, e trasmissione Dana da 135 kW.
Last but not least, Hess, con un filobus da 24 metri di lunghezza, modello LightTran