I Nas hanno effettuato controlli anti Covid a bordo di autobus, metro, scuolabus, treni e tutte le stazioni e biglietterie ad essi correlate per verificare il rispetto delle normative sanitarie. Le indagini hanno evidenziato che quasi il 10% dei mezzi pubblici risulta irregolare: tra i tamponi raccolti sono emersi 32 casi di positività e sono scattate denunce e sanzioni per mancato rispetto delle misure.

Si tratta di gravi mancanze da parte delle aziende di trasporti, poiché attualmente esistono molteplici e valide soluzioni tecnologiche per la sanificazione dei mezzi e la prevenzione dei contagi a bordo. Proprio di questo delicato tema si parlerà domani, durante il webinar del Mobility Innovation Tour dedicato a esplorare le tecnologie a disposizione per il settore.

I controlli dei Nas: tracce del virus a bordo dei veicoli

I recenti controlli dei Nas a bordo dei mezzi pubblici avevano l’obiettivo di valutare la situazione italiana per quanto riguarda i contagi in rapporto ai trasporti. D’intesa col Ministero della Salute, è stata quindi indagata la presenza, sulle superfici, di materiale genetico riconducibile al virus Sars-Cov-2. Dai controlli, almeno 65 veicoli su 693 sono risultati irregolari. Son scattate 4 denunce a responsabili di aziende di trasporto per mancato rispetto delle misure di prevenzione, mentre 62 sono stati sanzionati fino a 25mila euro per irregolarità amministrative.

Per quanto riguarda la presenza del virus, sono emersi 32 casi di positività ai 756 tamponi di superficie eseguiti su autobus, metro e treni. Il Covid è stato rilevato in particolare su obliteratrici, maniglie e barre di sostegno, pulsanti di fermata e sedili. I test, eseguiti in collaborazione con Asl locali, agenzie di protezione ambientale e università, hanno individuato l’agente patogeno soprattutto su linee di tpl della regione Lazio (Roma, Viterbo, Rieti, Latina e Frosinone) oltre che a Varese e Grosseto. Secondo la nota dei Nas, le analisi “hanno rilevato con certezza il transito e il contatto di individui infetti a bordo del mezzo, determinando la permanenza di una traccia virale”. Tuttavia, la presenza da sola “non è indice di effettiva capacità di virulenza o vitalità” del virus.

I dati per regione

Nel Lazio, e in particolare nella Capitale, i Nas hanno effettuato controlli sul rispetto delle normative e prelevato 42 tamponi di superficie, di cui 11 sono risultati positivi. Si tratta, nello specifico, di bus urbani ed extraurbani oltre che 6 vagoni della linea ferroviaria Roma Lido, che sono stati prontamente sanificati.

In Lombardia, i controlli anti Covid dei Nas hanno riscontrato la positività ad un tampone su 72, prelevato su un bus di un’impresa privata in provincia di Varese. In Toscana sono stati invece effettuati test e ispezioni in un deposito automezzi di Grosseto, che hanno individuato positività al tampone sulla pulsantiera di fermata di un bus extraurbano. Il veicolo è stato sottoposto a fermo fino alla sanificazione generale, e il responsabile della società è stato segnalato all’Autorità Amministrativa per mancata attuazione delle norme sanitarie.

Irregolarità sono state poi rilevate in Calabria, dove un bus di Lamezia Terme non veniva sanificato ed era sprovvisto di dispenser igienizzanti, e in Trentino, dove non venivano garantite in sicurezza le procedure di salita e discesa dai mezzi. Anche in Puglia i controlli hanno rilevato il mancato rispetto del divieto di biglietteria a bordo su un bus a Lecce, insieme alla mancanza del dispenser di igienizzante e delle indicazioni sulla capienza massima.

Clicca qui per leggere la nota completa rilasciata dai Nas con i risultati delle indagini.

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