Assunzioni in casa Amt Genova: la giunta ha approvato la delibera che autorizza l’azienda a dare il via al reclutamento di nuovo personale. Nello specifico, si tratta di 109 autisti, più 13 meccanici. Lo si legge “Il Secolo XIX”. Senza iniezioni di forze nuove, Amt non riuscirebbe a garantire il servizio. Ora si attende che il governo autorizzi le procedure per l’assunzione a tempo indeterminato, approvando il decreto correttivo alla legge Madia.

Bilancio in attivo

Amt ha chiuso in attivo il suo quarto bilancio consecutivo. Il 2016 si è lasciato dietro un utile di 190mila euro. Secondo quanto affermato dall’assessore comunale alla mobilità Anna Maria Dagnino, il Comune ha risposto alle necessità di migliorare il servizio di trasporto dando semaforo verde a una richiesta portata avanti da tempo dalle parti sindacali, quella di incrementare i numeri dell’organico. «In questi anni che hanno visto progressivamente diminuire il contributo statale e regionale per finanziare il trasporto pubblico locale – ha dichiarato l’assessore al quotidiano – il Comune di Genova, i lavoratori di Amt e l’azienda hanno messo grande impegno per tenere conti e bilancio in equilibrio». L’attivo del bilancio 2016 è «Un dato, con quello del mantenimento del valore del patrimonio, importante perché queste sono le premesse perché l’azienda partecipi alla gara». I nuovi entranti saranno inquadrati in apprendistato. E saranno 9 gli anni che serviranno per avere i trattamenti economico e normativo legati all’anzianità.

Per i sindacati non basta

E i sindacati? Insoddisfatti: ritengono che in Amt manchino 200 autisti e 20 operai specializzati. Filt-Cgil, Fit-Cisl,Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl, in una lettera indirizzata all’azienda e al Comune di Genova, hanno segnalato la necessita, in vista del piano di fabbisogno dell’organico 2017 di «sbloccare ulteriori assunzioni oltre a quelle già approvate, in modo da aprire immediatamente nuove procedure di selezione del personale». Le assunzioni in programma «non sarebbero sufficienti a coprire i fabbisogni necessari per erogare i servizi; basti pensare che entro fine anno dovrebbero andare in pensionamento, con il fondino regionale, almeno 90 autisti; questo esodo potrebbe essere ulteriormente incrementato dall’entrata in vigore dei decreti attuativi su lavori usuranti e lavoratori precoci».

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