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Contratto tra le parti e non una legge calata dall’alto. E sugli scioperi non c’è alternativa: è necessaria la dichiarazione anticipata di adesione. Maurizio Sacconi, Presidente commissione Lavoro Senato, intervenendo al congresso nazionale di Asstra ha dichiarato che «il settore del tpl opera in un contesto normativo incerto. Siamo sicuri il decreto Madia tornerà ad essere la piattaforma legislativa anche se sulle partecipate le preoccupazioni permangono».

Maurizio Sacconi, è necessario investire nel Tpl

Sacconi si è detto sicuro che «il trasporto pubblico locale è un elemento di efficienza di un ambito territoriale ed è necessario investire anche se il sentiero su cui si opera è sempre più impervio e stretto». Il problema è il vincolo di bilancio «che in questi giorni è diventato ancora un elemento di forte dibattito. Sono certo che il bilancio sarà oggetto di alcuni aggiustamenti e spero che a farne le spese non saranno proprio i fondi per il rinnovo del parco circolante».

Sacconi, concorrenza e relazioni industriali

Secondo Maurizio Sacconi è necessario «spingere sulla concorrenza e in questo ambito le relazioni industriali sono il perno della svolta». Relazioni che Sacconi bolla come «le peggiori del panorama italiano» ma che dovranno mutare per assecondare un mercato sempre più esigente. «Sono convinto», ha proseguito Sacconi, «che una legge calata dall’alto non è lo strumento per risponde alle tante specificità di questo settore. La contrattazione è l’unica via per trovare il punto di equilibrio tra le parti».

Scioperi Tpl, per Sacconi vanno regolati con una legge

L’affondo di Sacconi arriva quando si parla di sciopero, perché serve «una legge che salvaguardi il diritto di mobilità dei cittadini. Una legge che preveda due punti: la dichiarazione anticipata di adesione e la dichiarazione anticipata di revoca dello sciopero»

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