Flixbus, è ancora dietro-front. La Commissione bilancio del Senato ha approvato due emendamenti al decreto legge sul Mezzogiorno, coi quali viene “congelata” la norma anti-Flixbus e rimandata la riforma del settore dei trasporti interregionali a lunga percorrenza a un tavolo di lavoro che dovrà essere convocato dal ministero dei trasporti entro il 30 ottobre. Inoltre, viene prorogata al 31 gennaio 2018 l’approvazione del Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile.

flixbus anti-flixbus salva-flixbus

Flixbus, ancora dietrofront

La sensazione di deja-vu è forte. Si tratta della seconda volta che la cosiddetta norma anti-Flixbus viene ritirata dopo esser stata approvata. Si aggiunga che i due emendamenti che hanno sancito il nuovo semaforo verde per la startup tedesca sono firmati da due senatori Pd (Mauro Del Barba e Stefano Esposito), lo stesso partito da cui è stato proposto l’emendamento anti-Flixbus inserito nella “manovrina”, che avrebbe rischiato di bloccare le attività di Flixbus (nelle modalità in cui si svolgono oggi) alla fine di ottobre. Il cuore del provvedimento, come ormai noto (di anti-Flixbus e salva-Flixbus si è scritto diffusamente su queste colonne), è il divieto per i raggruppamenti di impresa la cui capogruppo non abbia come attività principale il trasporto di ottenere l’autorizzazione ad operare. Flixbus (pochi giorni fa ha compiuto due anni di attività in Italia), che si occupa della parte relativa alla bigliettazione e alla comunicazione ma figura come capogruppo nella cinquantina di Ati con cui ha ricevuto le concessioni all’esercizio delle linee, avrebbe potuto proseguire il proprio business solo “scambiandosi di posto” con l’operatore.

Un tavolo per concertare la riforma

I nuovi emendamenti obbligano il ministero dei trasporti a istituire un tavolo «finalizzato a individuare i principi e i criteri per il riordino della disciplina dei servizi automobilistici interregionali di competenza statale, anche avendo specifico riguardo alla tutela dei viaggiatori e garantendo agli stessi adeguati livelli di sicurezza del trasporto». Al tavolo di lavoro siederanno i rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del ministero dello Sviluppo economico, delle associazioni di categoria del settore maggiormente rappresentative e del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, nonché un rappresentante di ciascun operatore privato che opera in almeno quattro regioni e che non aderisca alle suddette associazioni. Un passaggio che apre spiragli verso l’inizio di un cammino condiviso.

In primo piano

Quanto costano gli pneumatici per ogni chilometro?

La domanda è semplice, la risposta no. Nel trasporto pubblico, conoscere il costo reale degli pneumatici per chilometro significa avere il controllo sui costi, sulla sostenibilità e sulla continuità del servizio. Tutti sanno quanto costa un litro di gasolio, pochi sanno quanto costano i&nb...
News

Articoli correlati

Tper e Karsan hanno testato l’e-Atak a guida autonoma sul circuito di Imola

Non è più un’utopia, non è più fantascienza: la guida autonoma è oggi una realtà. Seppur manchi ancora in Italia la normativa che regoli il regolare servizio in strada di autobus senza conducente, alle nostre coordinate geografiche si stanno testano le potenzialità che questa tecnologia può of...
News

DiBiasiBus ha acquisito Larcher Touristik

DibiasiBus, realtà altoatesina consolidata nel Nord Italia nel settore del trasporto persone  – sia turistico, sia nei servizi in appalto per il trasporto pubblico locale – ha perfezionato l’acquisizione della società tedesca Larcher Touristik GmbH.  Grazie a questa acquisizione Dibiasibus potrà amp...
News