A margine dell’Assemblea pubblica di Federtrasporto, tenutasi a Roma presso la Sala Pininfarina di Confindustria, il Presidente AnavNicola Biscotti, ha sottolineato l’importanza del Documento strategico redatto da Federtrasporto, che individua le linee di intervento prioritarie per una mobilità moderna, connessa e sostenibile in Italia.

Biscotti ha ribadito alcune priorità per i comparti rappresentati dall’Associazione, a partire dall’incremento strutturale delle risorse del Fondo nazionale Trasporti e di adeguarlo all’inflazione, al fine di colmare il gap tra fabbisogno e copertura di oltre 800 mln di euro annui, come recentemente emerso anche dallo studio realizzato da Anav in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, il riconoscimento del TPL come spesa essenziale per garantirne la copertura integrale dei fabbisogni standard attraverso i meccanismi di perequazione e il mantenimento del vincolo di destinazione delle risorse al settore. 

La transizione energetica secondo Anav

Altro nodo cruciale è rappresentato dalla transizione ecologica, che per ANAV deve essere affrontata nel rispetto del principio di neutralità tecnologica: «Non esistono soluzioni uniche – ha spiegato Biscotti – ma un insieme di tecnologie già disponibili, come i biocarburanti avanzati e l’HVO, che possono dare un contributo immediato alla decarbonizzazione, senza stravolgimenti industriali o finanziari». Biscotti ha evidenziato che le risorse attualmente disponibili per il rinnovo del parco autobus impiegato nel trasporto pubblico risultano ancora insufficienti rispetto ai reali fabbisogni del settore. Ha inoltre sottolineato la necessità di attivare misure specifiche anche per il rinnovo dei metti utilizzati nei servizi di trasporto commerciale, comparto per il quale, al momento non sono previsti stanziamenti dedicati. 

Biscotti ha poi richiamato l’attenzione sulla necessità di investire in infrastrutture essenziali per il trasporto collettivo, come autostazioni e nodi di interscambio, troppo spesso trascurati nei programmi di investimento ma decisivi per l’efficienza del sistema. «Per rilanciare le autostazioni e migliorarne l’efficacia – ha detto – è necessario investire nella modernizzazione adeguandole agli standard più recenti e promuovendo la loro digitalizzazione. Serve inoltre migliorare la connessione tra le autostazioni e le altre modalità di trasporto».

“Peraltro tutte le sfide di cui abbiamo parlato richiedono la soluzione della grave carenza di conducenti che affligge le aziende di trasporto: in Europa mancano nel complesso oltre 400.000 conducenti e oltre 10.000 solo nel nostro Paese, nel comparto dell’autobus. Devono essere trovate al più presto soluzioni per rendere la professione attrattiva come un tempo. Le nostre imprese sono pronte a contribuire in modo decisivo a un sistema di mobilità più moderno e sostenibile. Ma per farlo servono politiche coerenti, strumenti adeguati e una reale volontà di accompagnare questa transizione. Il documento presentato oggi da Federtrasporto fornisce una visione chiara. Ora serve il coraggio di tradurla in misure concrete e tempestive», ha infine osservato Biscotti.

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