Aggressioni sui mezzi pubblici, nuovo caso. Questa volta a Bari. Faisa Cisal alza la voce: “Troppa violenza ma anche tanta indifferenza”.

Di seguito, in corsivo, la nota diramata da Faisa Cisal in merito all’ultimo episodio di violenza, che ha visto un autista Amtab venire preso a pugni e colpito al volto con una bottiglia. L’organizzazione chiede la convocazione di un tavolo nazionale permanente.

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Aggressioni mezzi pubblici: troppa violenza

Troppe recenti e ripetute aggressioni al personale, sia di terra che di bordo, impiegato nei servizi di guida, di controllo e scorta delle aziende del Trasporto Pubblico Locale e Ferroviario. Non sono piĆ¹ tollerabili.

Dopo Foggia, Torino, Napoli, Taranto, ancora unā€™aggressione a Bari. Un autista dellā€™azienda AMTAB che, secondo quanto riportato dalla stampa, sarebbe stato aggredito preso a pugni e colpito al volto con una bottiglia.

Di seguito, le parole del dichiara il Segretario Generale della Faisa Cisal, Mauro Mongelli.

Questi vili accadimenti stanno trasformando i treni, metro, bus e stazioni in teatro di gravi atti di violenza. Fortificati dalla colpevole indifferenza che si sta ingenerando rispetto a questi episodi. Si compromette la sicurezza e la serenitĆ  di chi viaggia e di chi lavora. Inoltre, si crea la percezione di profondi disagi ed un generale senso di insicurezza del servizio offerto.

Eā€™ inaccettabile Ā ā€“ Ā  tuona il dirigente della Federazione sindacale Ā ā€“ che il personale ā€˜ front lineā€™ debba continuare a subire angherie e violenze.Ā Non possiamo permettere che si consolidi la falsa convinzione che sui mezzi di pubblico trasporto si possa agire indiscriminatamente restando impuniti pena la diffusa quanto mai errata percezione che quei luoghi non sono piĆ¹ presidi di sicurezzaā€.

ā€œNon ĆØ piĆ¹ sufficiente la sola solidarietĆ  per le vittime, servono atti, azioni al fine di mettere concretamente in atto, anche attraverso la costituzione di un tavolo nazionale permanente che non sia solo di osservazione del fenomeno in questione, ma anche di contrasto con azioni appropriate.

Sarebbe inoltre auspicabile da parte delle aziende, quale segnale tangibile di difesa dei propri dipendenti e dei beni aziendali, innanzitutto costituirsi parte civile nei confronti degli aggressoriā€, conclude il Segretario Generale Mauro Mongelli.

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