Ugl Autoferro, su linee guida Giovannini convochi parti
“Apprendiamo dalle parole del Ministro Giovannini che, nelle linee guida sul trasporto inviate dal Ministero al Cts, il controllo per la corretta applicazione delle misure anti covid, ovvero la capienza del mezzo, il distanziamento sociale e l’utilizzo della mascherina, a bordo vettura sara’ garantito dai controllori, insieme alla verifica dei titoli di viaggio”. Cosi’ in […]
“Apprendiamo dalle parole del Ministro Giovannini che, nelle linee guida sul trasporto inviate dal Ministero al Cts, il controllo per la corretta applicazione delle misure anti covid, ovvero la capienza del mezzo, il distanziamento sociale e l’utilizzo della mascherina, a bordo vettura sara’ garantito dai controllori, insieme alla verifica dei titoli di viaggio”. Cosi’ in una nota Fabio Milloch, segretario nazionaleĀ UglĀ Autoferro. “Individuare nella categoria dei lavoratori preposti alla verifica dei titoli di viaggio chi dovra’ garantire il rispetto delle norme anti – prosegue Milloch – significa non conoscere affatto il mondo del trasporto, ignorarne numeri ed efficacia, violarne volutamente le norme contrattuali: gli agenti preposti alla verifica, infatti, non solo rappresentano un numero assolutamente insufficiente per un lavoro di tale portata, ma non avrebbero, anche volendo, strumenti ne’ gestionali ne’ giuridici per un compito di ordine pubblico che non puo’ e non deve ricadere sui lavoratori. Tra l’altro, questo comporterebbe un ulteriore acuirsi dell’esposizione del personale front line alle aggressioni che continuano a verificarsi nel settore, segnale di una generalizzata gravita’ che piu’ volte abbiamo chiesto alle Istituzioni di affrontare, ma che ancora non trova interventi risolutivi a garanzia degli operatori”.Ā
Linee guida tpl, il Sindacato alza la voce
“Il tutto, a quanto risulta – osserva ancora Milloch – senza che si voglia destinare un euro agli Autoferrotranvieri e Internavigatori d’Italia, a quei lavoratori che fino a oggi hanno garantito la mobilita’ del Paese, pur con garanzie contrattuali scadute. Le risorse che nel corso del tempo sono state indirizzate al settore, infatti, invece di rappresentare una tutela per i lavoratori, sono state utilizzate esclusivamente dalle associazioni datoriali, pensando a risanare debiti pregressi di loro responsabilita’ e creando, se possibile, disagi ancora piu’ grandi a chi e’ impiegato nel trasporto. La notizia in discussione oggi e’, purtroppo, l’ennesima dimostrazione che la pianificazione sui trasporti, comprese le linee guida per la loro gestione, se non viene ragionata assieme alle rappresentanze dei lavoratori, e nel caso anche delle aziende, che se ne occupano, rischia di essere inapplicabile ed anche inconcepibile”. “Se il Governo – conclude Milloch – vuole risolvere la situazione senza perpetrare gli errori del passato, che di fatto hanno congestionato il trasporto senza che ne’ a livello centrale ne’ a livello di associazioni datoriali si volessero individuare soluzioni, deve preoccuparsi di convocare tutti gli attori coinvolti, senza tergiversare immaginando tutele su spazi mense e non su luoghi di lavoro, ignorando di fatto i diritti primari dei lavoratori”.Ā