Come è andato il terzo trimestre 2022 di Iveco Group in numeri? Bene, perché i ricavi sono saliti del 19 per cento (del 18,6% quelli netti) e il risultato ante oneri finanziari è cresciuto di 44 milioni rispetto allo stesso periodo 2021. E non solo. Di seguito, la specifica di tutte le voci.

Ricavi consolidati pari a 3.520 milioni di euro, in crescita del 19,0%. Ricavi netti delle attività industriali pari a 3.471 milioni di euro, in crescita del 18,6%, grazie soprattutto ai maggiori volumi e alla positiva realizzazione dei prezzi.

EBIT rettificato di 101 milioni di euro (aumento di 44 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2021), con un margine del 2,9% (in aumento di 100 bps rispetto al terzo trimestre 2021). EBIT rettificato delle attività industriali di 64 milioni di euro (33 milioni di euro nel 3° trimestre 2021), con una realizzazione dei prezzi positiva, volumi più elevati e un migliore mix che hanno più che compensato l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia.

Utile netto rettificato di 30 milioni di euro (aumento di 15 milioni di euro rispetto al terzo trimestre del 2021), che esclude principalmente la plusvalenza sulla fase finale della ristrutturazione delle joint venture cinesi. Utile per azione diluito rettificato di 0,10 euro (+0,06 euro rispetto al terzo trimestre 2021).

Oneri finanziari pari a 65 milioni di euro (31 milioni di euro nel terzo trimestre del 2021), in aumento soprattutto a causa dell’impatto dell’iperinflazione in Argentina e Turchia e dell’aumento dei tassi di interesse.

Imposte sul reddito dichiarate pari a 14 milioni di euro, con un’aliquota fiscale effettiva rettificata (ETR rettificata) del 17% e del 32% rispettivamente per i tre e i nove mesi. L’ETR rettificato è in linea con le previsioni per l’intero anno e riflette le diverse aliquote fiscali applicate nelle giurisdizioni in cui il Gruppo opera e alcune altre voci discrete.

Liquidità netta delle attività industriali pari a 561 milioni di euro (1.063 milioni di euro al 31 dicembre 2021 o 625 milioni di euro al 30 giugno 2022). Il free cash flow delle attività industriali è stato negativo per 232 milioni di euro, con un miglioramento di 316 milioni di euro rispetto al terzo trimestre del 2021, principalmente grazie al minore assorbimento di capitale circolante dovuto all’aumento della produzione e delle vendite.

La liquidità disponibile al 30 settembre 2022 è pari a 3.554 milioni di euro, con un aumento di 59 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2022, inclusi 2.000 milioni di euro di linee di credito non utilizzate.

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