Non è più un’utopia, non è più fantascienza: la guida autonoma è oggi una realtà. Seppur manchi ancora in Italia la normativa che regoli il regolare servizio in strada di autobus senza conducente, alle nostre coordinate geografiche si stanno testano le potenzialità che questa tecnologia può offrire. E così, dopo la prova su pista di un anno fa a Bolzano, il Karsan e-Atak Autonomous – l’unico midibus da 8 metri di lunghezza con livello 4 di guida autonoma disponibile oggi sul mercato – è stato protagonista, insieme a Tper, di un test all’Autodromo di Imola.

Tper e Karsan per la mobilità del futuro: guida autonoma in movimento

L’esperimento sullo storico asfalto dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, monumento del motorsport, è stato condotto all’interno di una realtà urbana simulata sulla pista. Un’occasione per saggiare con mano come un mezzo dedicato al trasporto pubblico potrà svolgere la propria attività senza l’intervento umano.

Partendo da una fermata allestita proprio nei paddock dell’autodromo, il mezzo ha aperto le porte, richiuse una volta che i passeggeri sono saliti, ed è poi partito per seguire un percorso predefinito. In autonomia e senza l’ausilio del conducente, il mezzo ha poi proseguito arrestandosi alle luci semaforiche rosse, ripartendo col verde, rispettando gli attraversamenti pedonali quando erano impegnati da pedoni ed osservando le altre fermate allestite lungo il percorso.

Il veicolo a guida autonoma di Karsan è dotato di una tecnologia avanzata firmata dall’azienda americana Adastec, che include telecamere, radar e il sistema di telerilevamento LiDAR (Light Detection and Ranging), che utilizza un laser per mappare ambienti e rilevare ostacoli in tempo reale, radar e telecamere per riconoscere segnali stradali, pedoni e altri ostacoli, oltre all’intelligenza artificiale, che consente di elaborare i dati raccolti dai sensori e prendere decisioni in tempo reale, e sistemi di navigazione ad alta precisione per una marcia sicura.

Guida autonoma: a quando in Italia?

Come anticipato, oggi come oggi in Italia non esiste ancora una regolamentazione ufficiale per l’utilizzo di questa tecnologia su strada, ma – anche sulla scorta di esperienze internazionali – il dibattito intorno alla sua omologazione è già aperto e da più parti si stanno progettando test; in linea generale, ci si sta orientando su ipotesi di limitazione ai 40 km/h come velocità massima per questa tipologia di mezzi. Su questa base si è proceduto nella prova imolese con il bus che, lungo i 2,6 km di percorso simulato, ha modulato la velocità accelerando e rallentando in funzione delle condizioni stradali ed entro le tabelle di limite impostate. Per percorrere il percorso il bus di Karsan ha impiegato circa 10 minuti, una velocità in linea con le percorrenze urbane dei veicoli attualmente gestiti a conduzione umana.

Il ruolo di Tper

Per Tper, che di molte tecnologie innovative è stata apripista in Italia nel trasporto pubblico, questo test rappresenta una prima tappa di un percorso sull’automazione in cui guida autonoma e sviluppo dei sistemi vanno letti con la stessa lente. L’obiettivo dell’azienda è quello di restare al passo con i tempi e con le opportunità, in modo da poter pianificare in anticipo tutto quanto sarà possibile incorporare nei propri asset per offrire un servizio sempre più sicuro, efficiente e qualificato.

La Presidente e Amministratrice Delegata di Tper, Giuseppina Gualtieri, ha dichiarato:
«Per una azienda che voglia essere in grado di affrontare le sfide attuali quanto quelle del futuro è importante lavorare anche in ambiti di ricerca e di collaborazione che vanno oltre la messa a terra di investimenti e innovazioni dell’oggi. Il tema della guida autonoma, che si collega allo sviluppo di sistemi intelligenti e interconnessi, rappresenta una delle frontiere di una nuova ‘rivoluzione industriale della mobilità’, quindi anche del trasporto pubblico. Per questo è importante esserci in modo proattivo, far crescere la conoscenza e la competenza, con relazioni e collaborazioni che sono indispensabili in scenari di cambiamento in continua evoluzione».

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