L’autostazione Tibus ha visto passare oltre 800mila persone durante il periodo natalizio. E il 2018 si è chiuso con un incremento del 4,5 per cento dei passeggeri. Sono i dati diramati dalla società Tibus all’indomani della notizia dell’impugnamento di fronte ai giudici del Tar della delibera di Roma Capitale che ne vorrebbe lo smembramento. Riceviamo e pubblichiamo, di seguito, la nota di Tibus.

Tibus

Tibus contro la delocalizzazione ad Anagnina

La Società Tibus ha presentato un ricorso al TAR contro la deliberazione della Giunta Capitolina che prevede la delocalizzazione ad Anagnina del terminal bus ora operativo nel Piazzale Ovest di Tiburtina.
Come molti giornalisti ricorderanno, la delibera prevede lo spostamento delle attività dell’autostazione nel nodo di Anagnina, a sud di Roma, decisione poi parzialmente rivista da una mozione che prevede lo spostamento, in una non meglio identificata area nel Piazzale Est di Tiburtina, di una parte delle linee.
L’Assemblea capitolina – con la mozione adottata a fine novembre a seguito delle proteste della Regione Abruzzo – aveva infatti preso atto della difficoltà legate allo spostamento ad Anagnina, decidendo però di mantenere il gravoso progetto di spesa pubblica per questa area – pari a oltre 600 mila euro – per utilizzarla solo per le linee provenienti dal Sud Italia (pari a circa il 40% del totale), trasferendo tutte le altre linee dall’altro lato della stazione Tiburtina, cioè il Piazzale Est.

Tibus: difficoltà per i pendolari

La domanda sorge dunque spontanea: ma se Anagnina non funzionava per i cittadini abruzzesi come può funzionare per i cittadini delle altre Regioni? Da qui le critiche e le opposizioni sollevate anche da altre regioni, tra le quali il Molise e, da ultimo, dalle Marche: critiche a cui l’Amministrazione Comunale di Roma ha risposto sostenendo che le linee provenienti da est continueranno ad usare l’area di Tiburtina come punto di arrivo ma sull’altro lato della stazione ferroviaria. Il problema è che anche questa idea non sembra analogamente idonea in quanto la relativa area del piazzale est, peraltro ancora non identificata e sprovvista di un progetto tecnico, risulta ampiamente insufficiente a ospitare in maniera idonea un hub di tale rilevanza. La distanza dalla metropolitana è di 750 metri e dalle carte a disposizione risulta che la superficie a disposizione sia 1/3 di quella dell’attuale stazione collocata in zona ovest, con un numero di stalli praticamente dimezzato.

Inoltre la delibera del 16 ottobre non è stata in alcun modo rivista – nonostante le numerose interrogazioni parlamentari proposte in questo senso negli ultimi mesi – e quindi è confermata. Si prospetta, dunque, uno scenario quantomeno contraddittorio nel quale Roma Capitale, perseverando nel non predisporre la gara per la gestione dell’attuale Autostazione di Roma e nell’ignorare il project financing del valore di 6 milioni proposto da Tibus, non fornisce altresì alle parti interessate e alle Regioni coinvolte, indicazioni chiare sul destino dei servizi di linea nazionali e internazionali che fanno capo all’autostazione tiburtina.

“Prevedere, per Anagnina, la progettazione di un semplice capolinea degli autobus di lungo raggio, anche solo limitato alle regioni del Sud, significa non tenere in conto tutte le relative, negative, conseguenze in termini di sicurezza, accoglienza, qualità, supporto alle difficoltà motorie, ecc, tassativamente stabilite dalla vigente regolamentazione comunitaria e nazionale in temi di diritti di passeggeri con autobus – precisa il Presidente di Tibus srl Giovanni Bianco -. E’ quindi chiaro che la nostra azione legale si è resa necessaria per tutelare gli interessi della società, degli operatori del trasporto ma soprattutto degli utenti che fruiscono del Terminal Tiburtina la cui rilevanza nevralgica nell’attuale localizzazione è confermata dal flusso di 800mila passeggeri registrato durante le festività natalizie, al di sopra delle aspettative e superiore anche ai già rilevanti numeri dello scorso anno. I dati dell’anno appena trascorso parlano chiaro: 222.500 corse annue per un totale di circa 8,5 milioni di passeggeri con un incremento pari al 4,5% degli arrivi e delle partenze dall’autostazione Tiburtina rispetto ai già positivi volumi del 2017”.

Sono dati che non necessitano di commento e che, al contrario, confermano l’assoluta centralità dell’Autostazione Tiburtina per il sistema della mobilità romana e nazionale. E soprattutto sottolineano come il suo eventuale decentramento ad Anagnina, o il paventato smembramento tra quest’ultima ed un’area ancora da individuare ad Est della Stazione Tiburtina, si tradurrebbe in un’inutile e ingiustificata penalizzazione per l’intero sistema.

Alcuni dati sull’attività dell’autostazione Tiburtina:

Totale corse 2016: 202.000
Totale corse 2017: 213.000 (+ 5,45 %)
Totale corse 2018: 222.500 (+ 4,46 %)

Passeggeri 2016: 7.676.000
Passeggeri 2017: 8.094.000
Passeggeri 2018: 8.455.000

Il traffico risulta distribuito sul territorio nazionale:
Direttrice Nord – < 25 % ca.
Direttrice Sud – > 35 % ca.
Direttrice Est – 40 % ca.

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