25.000 di questi giorni, per Solaris Bus & Coach. Sì, perché il costruttore polacco (Gruppo CAF) festeggia un traguardo importante: una manciata di giorni fa è uscito dalla linea di produzione di 25.000° autobus.

L’unità numero 25.000 è un Urbino elettrico di 12 metri in livrea dell’ATM-Azienda Trasporti Milanesi: la collaborazione con l’operatore del trasporto pubblico italiano dura da 10 anni, durante i quali l’OEM ha consegnato a Milano 450 autobus e filobus.

Gli autobus e i filobus a idrogeno, elettrici, ibridi, a metano e a gasolio di Solaris circolano nelle flotte degli operatori del trasporto pubblico di oltre 850 città in 32 Paesi.

Solaris, 25 anni dell’Urbino e 25.000esima unità prodotta

Il mix di produzione nello stabilimento di Bolechowo cambia sensibilmente ogni anno: l‘anno scorso, la quota di veicoli a basse e zero emissioni nelle vendite e nella produzione ha superato l’80%. Questi dati riflettono perfettamente il ritmo dei cambiamenti nel trasporto pubblico in tutta Europa.

«Avendo l’esperienza di produrre 25.000 veicoli urbani, serviamo con conoscenza, impegno e supporto come nessun altro. Allo stesso tempo, osserviamo che l’elettrificazione del trasporto urbano sta decisamente accelerando. La nostra azienda sta ampliando progressivamente le proprie risorse produttive con ulteriori capannoni e postazioni dedicate agli autobus elettrici e a idrogeno. Abbiamo perfezionato a lungo le nostre soluzioni a zero emissioni e siamo pronti per questi cambiamenti», ha dichiarato Mateusz Figaszewski di Solaris Bus & Coach.

La fine di maggio ha segnato anche un’altra data speciale: il 25° anniversario del lancio del marchio Urbino. Il primo Solaris Urbino, un autobus urbano a pianale ribassato, è stato presentato al pubblico il 26 maggio 1999, al Salone dell’Auto di Poznań. «Grazie all’impegno di tutto il nostro team, Solaris Urbino è oggi sinonimo del volto moderno del trasporto pubblico, per ora in Europa, ma stiamo lavorando intensamente affinché le qualità del nostro marchio possano presto essere apprezzate anche dai trasportatori del Nord America», ha sottolineato Mateusz Figaszewski.

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