Abbiamo passato una giornata in sella a un vero campione della categoria, il Setra TopClass S 516 HDH. Tecnologia? Da vendere. Consumi? Sorprendenti!

Nella gamma dei Setra 500, il 516 rappresenta il compromesso tra il “piccolo” 515 e il 517 che, con una lunghezza di oltre 14 metri, non è sempre agevole da manovrare per raggiungere tutte le destinazioni. I 13,3 metri del 516 permettono di coniugare una capienza importante a dimensioni meno impegnative. Abbiamo potuto effettuare una prova consumi con il 516 Hdh nell’allestimento Top Class che, come dice il nome stesso, si colloca al vertice della gamma in termini di dotazioni per il confort di viaggio. Sul solito nostro percorso di circa 455 km, con un misto di strade statali, autostrade di pianura e tratti, sempre in autostrada, di montagna, il 516 Hdh si è attestato su una media di 4,24 km/l, decisamente lusinghiera per un veicolo con queste dimensioni e queste masse in gioco. 

Tecnologia al servizio dell’efficienza

Ha sicuramente giovato l’assenza di traffico (sorprendente!) incontrato in uscita da Milano di prima mattina, e una generale assenza di rallentamenti nonostante i sempre significativi interventi di manutenzione stradale. A complicarci un po’ la vita è stata la chiusura per lavori del ponte sul Po all’altezza di Mezzana Corti, che ci ha costretto a correggere l’itinerario e a qualche acrobazia matematica per garantire un risultato affidabile in termini di consumi.

L’impiego estensivo dei sistemi di assistenza alla guida, insieme agli accorgimenti per limitare la resistenza aerodinamica, hanno dato un contributo significativo. Balza in particolare agli occhi il risultato di 2,27 km/l ottenuto sul tratto più sfidante, l’ascesa ai Giovi da Genova: il risultato è al livello di un 515 Hd, più leggero e con soli due assi, che nella precedente prova ha totalizzato 2,24 km/l. Facendo un confronto con i turistici tre assi testati sul medesimo percorso negli anni passati, la performance del Setra è allineata con quella dell’omologo testato nel luglio 2014, che aveva chiuso il test totalizzando un consumo medio di 4,28 chilometri con ogni litro di gasolio. Sulla stessa lunghezza d’onda si è collocato, nello storico di AUTOBUS, il Volvo 9900 mosso dai 460 cavalli del motore D11. Inarrivabile rimane il Touring firmato dall’accoppiata Scania – Higer, a 4,73 chilometri al litro. Anche se sono passati diversi anni e almeno un aggiornamento di gamma dal test effettuato nel dicembre 2017.

Setra TopClass S 516 HDH: gli interni

Viaggiare in business 48 le sedute, 11,5 i metri cubi garantiti in bagagliera. Il tetto Top sky panorama è la chicca. Rivisti i service set.

Gli interni del 516 Hdh Top Class accolgono in un lusso elegante e non ostentato i fortunati passeggeri. Salta subito all’occhio il tetto panoramico, completamente vetrato nella parte centrale. Un optional, naturlamente. All’avviamento del mezzo, un sistema automatico atomizza un profumo disponibile in otto differenti fragranze, caratterizzando in maniera piacevole l’esperienza di viaggio.

I sedili, 48 in tutto, nella tipologia Setra voyage ambassador, sono disposti nella classica configurazione 2+2 o, in alternativa, con un più spazioso ma, ovviamente, meno capiente 2+1. Le ultime due file posteriori sono disposte a salottino intorno ad un tavolo, rendendo ancora più confortevole la permanenza a bordo anche se si è in gruppo. Elegante senza essere appariscente anche la scelta cromatica: le coperture orizzontali sono di colore nero e contrastano con la tappezzeria vivacemente colorata dei sedili, con l’effetto di far sembrare le sedute sospese nell’aria. 

Campione di cromoterapia 

Anche i comandi individuali di ventilazione, illuminazione e servizi del singolo sedile sono stati ridisegnati, in particolare la bocchetta è stata ora sostituita con un sistema regolabile a 360 gradi. L’illuminazione interna a Led può essere graduata nella luminosità e nel colore grazie ad un comando a rotella posto sul cruscotto. Notevole la dimensione delle bagagliere, di circa 11,4 metri cubi

Il cockpit, del tutto simile alle recenti versioni della serie 500, è ordinato e dal disegno pulito, la disposizione dei comandi è schematica e chiara. Tutti i comandi sono interruttori e pulsanti, la scelta è stata quella di non utilizzare touch screen ma mantenere un’impostazione tradizionale.

Il sistema di infotainment viene comandato da un monitor da 7 pollici posto alla destra del conducente, è dotato di radio digitale Dab+, connessione Bluetooth, interfaccia Hdmi e due porte Usb, completato con due monitor Hd da 21,5 pollici di ultima generazione con display Led Tft da 1.920 x 1.080 pixel. L’azionamento del sistema da parte del conducente può essere fatto dal pannello di comando o dai comandi al volante, oltre che mediante controllo vocale, a tutto vantaggio della sicurezza.  

Posto guida? Un riferimento

Il posto guida è comodo e ampio, le possibilità di regolazione del sedile sono ampie e permettono a conducenti delle taglie più disparate di trovare la propria posizione ideale. Il quadro strumenti è perfettamente leggibile e i caratteri sono sufficientemente grandi da poter essere fruiti anche da persone ipermetropi senza eccessiva difficoltà. Il passaggio dal tradizionale specchio esterno alla mirrorcam è agevole, il posizionamento dei monitor e l’angolo della camera permettono una visione molto simile, dal punto di vista dell’impostazione dello sguardo, a quella che si sarebbe avuta con gli specchi esterni, ma la qualità dell’immagine è molto migliore e, soprattutto, le linee di riferimento durante i sorpassi e le manovre sono impagabili. 

L’esperienza da passeggero è all’insegna della massima comodità. I sedili trattengono bene durante la marcia, anche nelle curve più pronunciate. La taratura delle sospensioni sorprende in positivo per la capacità di garantire, allo stesso tempo, una buona stabilità e un comfort elevato: sufficientemente morbide da rendere il viaggio piacevole, ma non al punto da provocare malesseri.

Lo spazio a disposizione per le gambe è adeguato anche per viaggiatori di statura elevata. Apprezzata la presenza di prese Usb in corrispondenza dei sedili, il punto forte rimane il tetto trasparente che, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, non risulta per nulla fastidioso con il sole a picco.

Meccanica e tecnologia del Setra TopClass S 516 HDH

Lo stato dell’arte: un Classe III senza bisogno di presentazioni. 510 cavalli, guida semi automatizzata grazie alla suite Adas 2

Una lunghezza di 13,325 m e un’altezza di quasi 4 metri (per l’esattezza 3,88) rendono il 516 Hdh imponente. A questo corrisponde una massa massima ammissibile di 24.750 kg, che necessita di un propulsore importante per poter viaggiare in condizioni ottimali. Nello specifico del mezzo sottoposto a test, parliamo di un motore Om471 a sei cilindri in linea da 12.809 cm3, in regola con le normative Euro VIe, capace di erogare una potenza di 510 cavalli (pari a 375 kW) a 1.600 giri/minuto e una coppia di 2.500 Nm a 1.100 giri/minuto. Questa versione, che rappresenta il top di gamma, è offerta come allestimento opzionale: lo standard è leggermente meno potente, con solo (si fa per dire) 476 cavalli, pari a 350 kW. L’elemento distintivo nella più recente versione del 516 Hdh risiede, però, nella combinazione di soluzioni che mirano ad un aumento della redditività del mezzo. Il primo tassello in questa direzione è rappresentato dalla catena cinematica: l’elevata efficienza del propulsore viene, infatti, accoppiata a un cambio Go250-8 PowerShift completamente automatizzato, e a un ponte posteriore Ro440 con un rapporto al ponte finale di 3,583, una taratura ‘lunga’ orientata all’abbattimento dei consumi. Ma la vera differenza nasce con i sistemi di assistenza alla guida. 

Un cervello elettronico

Il primo importante elemento è il nuovo sistema di assistenza alla guida Active drive assist (Ada) 2 che, combinando diversi sistemi, quali la frenatura automatica, il mantenimento di corsia e il cruise control adattivo, è in condizioni di controllare autonomamente l’accelerazione, la frenatura, il mantenimento della distanza di sicurezza, la sterzata e la posizione all’interno della corsia oltre che, naturalmente, l’arresto in condizioni di emergenza. Di fatto, si può parlare di un grande passo avanti nella direzione di una guida semi automatizzata. La presenza del conducente è comunque imprescindibile, tanto è vero che sono stati implementati sistemi di sicurezza che verificano costantemente la presenza e l’attenzione dell’autista. Il più evidente di questi è nel volante che, sebbene in condizioni di mantenere autonomamente la direzione, richiede piccoli aggiustamenti mediante i quali viene accertata la presenza di un conducente. Se quest’ultimo non reagisce per alcuni secondi si attivano un allarme luminoso e acustico e la vibrazione del sedile. Se il driver ancora non reagisce, il mezzo effettua autonomamente una frenata moderata in sicurezza fino a fermarsi, attivando le luci di emergenza e il freno di stazionamento. 

Il sistema Ada 2 viene accoppiato e sincronizzato con il Ppc (Predictive powertrain control) che, integrando la gestione della catena cinematica con il sistema di navigazione, riesce a prevedere il percorso dell’autobus, in particolare in relazione a variazioni planimetriche e altimetriche. Il sistema non solo valuta la posizione del veicolo e anticipa il suo percorso, ma interagisce con i dati relativi alla massa del mezzo, alla velocità attuale e impostata, e ai dati relativi alla gestione del motore in termini di erogazione di coppia e di potenza. La possibilità di ottimizzare il funzionamento del 516 Hdh in relazione al percorso è resa possibile anche dal fatto che il sistema Pps sia in grado di riconoscere il 95 per cento dei percorsi stradali in Europa, comprendendo anche strade secondarie interurbane. 

Strettamente collegato al Pps in termini di strategia nella gestione dei parametri di coppia e potenza è il sistema Eco roll che, laddove possibile, si avvale del cambio in folle per lasciar veleggiare l’autobus più a lungo possibile, con un evidente risparmio di carburante. Quando, in base alla posizione e alle condizioni, diventa necessario ingranare nuovamente una marcia, il sistema è perfettamente in grado di selezionare il rapporto migliore e riprendere il normale funzionamento. 

Il Ppc, comunque disattivabile dall’autista in qualsiasi momento semplicemente intervenendo sui pedali, nella sua interazione con il cruise control adattivo permette di evitare frenate e accelerazioni non necessarie utilizzando il più possibile la naturale inerzia del mezzo. 

Impianto elettrico evoluto

Anche la gestione dell’impianto elettrico è stata oggetto di un’evoluzione che ne ha aumentato l’efficienza: ora la tensione di carica è variabile, aumenta quando il mezzo si muove liberamente per inerzia e viene ridotta durante le fasi di trazione come, ad esempio, in salita o in fase di spunto. In questo modo, quando è richiesto il massimo di energia al motore, viene ridotta la quota impiegata dal generatore che, al contrario, durante le fasi di rallentamento riesce a prelevarne un quantitativo maggiore. L’obiettivo è quello di ridurre il consumo di energia e si prolunga la vita utile dell’alternatore. Quando la carica della batteria scende sotto il 70 per cento, la funzione si disattiva e viene impostato automaticamente un processo di carica ottimizzato. Grazie a questo sistema, si ottiene una riduzione dei consumi di carburante nell’ordine dello 0,3 per cento, secondo la casa.

Sempre in termini di riduzione dei consumi, non possiamo dimenticare la catena cinematica, in particolare i semiassi studiati per una minimizzazione dell’attrito e una serie di accorgimenti nel corpo vettura, tra cui l’abbassamento automatico delle sospensioni ad alta velocità (una tradizione del gruppo Daimler) che riduce la superficie frontale esposta alla resistenza dell’aria, e uno spoiler integrato tra il frontale e il padiglione. Il coefficiente di resistenza aerodinamica Cx raggiunge un valore incredibilmente basso pari a 0,33.

Numerosi e avanzati, in aggiunta a quelli già citati, sono i sistemi Adas presenti sul 516 Hdh Top Class: si va dalla frenatura automatica Aba 6, capace anche di impostare autonomamente una frenatura di emergenza in maniera completamente autonoma anche in caso di inazione del conducente (ad esempio per sonno o malore), in tutta la gamma di velocità del mezzo, fino al Sideguard assist 2 su entrambi i lati, che avvisa l’autista in caso di presenza di pedoni o ciclisti nella svolta in entrambe le direzioni, e funziona anche come assistente nel cambio di corsia segnalando eventuali veicoli che sopraggiungono  lateralmente. E ancora il  Frontguard Assist, utile per determinare la presenza di ostacoli nelle immediate vicinanze del frontale del mezzo (pedoni, bambini…) al momento della ripartenza o a bassa velocità, il sistema di rilevazione dei segnali stradali di pericolo e prescrizione, calibrato sui differenti segnali presenti nei vari Paesi europei, capace di avvisare l’autista con un allarme visivo e acustico in caso di superamento del limite di velocità, e l’attention assist, già pronto per essere integrato con sistemi alcolock. 

La visione indiretta viene garantita con un sistema di telecamere che coprono tutto il veicolo, compresa la visione a 360 gradi che agevola notevolmente le manovre in spazi ristretti. Questo sistema permette di individuare ostacoli fissi e in movimento che altrimenti sarebbe impossibile vedere. Nel complesso sono presenti quattro telecamere posizionate tra il frontale, le fiancate e il posteriore che generano un’immagine elaborata e proiettata su un monitor sul montante A. La vista a 360 gradi può essere integrata con le viste specifiche delle telecamere in automatico o a scelta dell’autista. In particolare, in occasione di una svolta o di un cambio di corsia, viene automaticamente visualizzata la vista sul lato interessato. Le immagini delle telecamere sono visibili in automatico durante le manovre o quando si viaggia a velocità inferiori a 30 km/h, diversamente possono essere attivate dall’autista. La presenza di indicatori nell’immagine (una linea rossa indica, a mo’ di riferimento, una distanza di 22 metri dietro il veicolo) permette di orientare al meglio le azioni del conducente nelle fasi di manovra, svolta o sorpasso, inoltre una larghezza del campo ripreso che può arrivare a sei metri permette di visualizzare la corsia adiacente con ampio margine di sicurezza. 

Alessandro Razze

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