Piavon di Oderzo, incidente frontale tra autobus di studenti e suv: 11 ragazzi feriti
Attorno alle 7:30 di oggi, mercoledì 29 ottobre, lungo la via Maggiore, nel comune di Piavon di Oderzo (provincia di Treviso) un autobus di studenti si è scontrato frontalmente contro con automobile. Secondo quanto ricostruito e riportato dal Corriere del Veneto, l’incidente frontale tra il bus e il Suv è avvenuto dopo una curva: da […]
Attorno alle 7:30 di oggi, mercoledì 29 ottobre, lungo la via Maggiore, nel comune di Piavon di Oderzo (provincia di Treviso) un autobus di studenti si è scontrato frontalmente contro con automobile. Secondo quanto ricostruito e riportato dal Corriere del Veneto, l’incidente frontale tra il bus e il Suv è avvenuto dopo una curva: da quanto emerso, la vettura avrebbe invaso la corsia opposta e nulla ha potuto l’autista del torpedone, che è finito nel fossato (come da immagine).
L’impatto è stato mortale per il conducente dell’auto, un anziano signore di 85 anni che guidava senza patente, revocata a settembre per “mancanza di requisiti medici, mentre il conducente del bus non ha riportato ferite e, anzi, con sangue freddo – nonostante lo shock per il fatto – ha eseguito la procedura di sicurezza: dopo essersi accertato delle condizioni dei giovani a bordo, ha aperto la botola di emergenza posta al tetto, facendo uscire le ragazze e i ragazzi.
Tra questi, 11 feriti, tutti trasportati in ospedale: 5 i contusi più gravi, ma nessuno di loro è in pericolo di vita. In ospedale anche l’autista, per accertamenti.
Sulla dinamica dell’incidente, sono in corso accertamenti dei Carabinieri e i due mezzi sono stati posti sotto sequestro.
La nota di ATVO sull’incidente di Piavon di Oderzo
«L’autista ha tentato di evitare l’impatto che però è stato inevitabile e i due mezzi hanno terminato la corsa fuori strada, nei due lati opposti. Il bus è finito sul fianco nel fossato. Il conducente, pur essendo rimasto contuso, anche se in modo non serio, ha avuto sangue freddo e prontezza, pensando prima di tutto alla incolumità dei ragazzi: è stato dimesso dall’ospedale, così come gli studenti, ma è molto provato per quanto successo», ha spiegato il presidente dell’azienda di trasporti Atvo, Stefano Cerchier. Che, dunque, ha aggiunto: «Vorrei esprimergli un sincero ringraziamento: ha tentato in ogni modo di evitare il terribile impatto, mettendo successivamente in atto tutte le manovre previste dalla procedura per casi come questo, per mettere in sicurezza tutti i passeggeri. Il nostro pensiero va alla famiglia della persona deceduta. Ci stringiamo al loro dolore e porgiamo le più sincere condoglianze».

