Mercato autobus Italia: le immatricolazioni sfiorando quota 3.000, ma calano del 14%. Volano i turistici: 865! E 6 urbani su 10 sono elettrici
L’immatricolato dell’autobus italiano, al 30 settembre 2025, è in calo del 14% rispetto al dato del 2024, ma è di tutto rispetto: 2.994 i veicoli targati (sopra le 8 tonnellate), mentre erano 3.481 lo scorso anno.Balza all’occhio il continuo exploit dei turistici, che sono ben 865 e pesano praticamente per il 30% del totale (28,9% […]
L’immatricolato dell’autobus italiano, al 30 settembre 2025, è in calo del 14% rispetto al dato del 2024, ma è di tutto rispetto: 2.994 i veicoli targati (sopra le 8 tonnellate), mentre erano 3.481 lo scorso anno.
Balza all’occhio il continuo exploit dei turistici, che sono ben 865 e pesano praticamente per il 30% del totale (28,9% per essere precisi) e la perenne crescita degli elettrici: 822 in totale, ma ben 802 sui 1.307 Classe I; ciò significa che il 61,4% dei nuovi urbani è a batteria. Ma procediamo con ordine, analizzando i dati messi a disposizione dall’Anfia, che ringraziamo per il lavoro di censimento.
Autobus urbani, interurbani, turistici (e scuolabus)
Sul totale di 2.994 mezzi, la quota di maggioranza va agli urbani, che come detto sono 1.307, pari al 43,6% della torta. In difficoltà gli intercity, che cedono il 45% rispetto dal dato 2024 al 30 settembre: i Classe II si fermano a 811 pezzi (erano 1.460) e rappresentano il 27,1% dell’immatricolato. Poi, ribadiamo l’ottimo momento di forma del comparto turistici: 865 coach, +50% sul dato 2024 (577), pari al 28,9%. Infine, sopra le 8 ton anche 11 scuolabus (ma sono ben 419 considerando tutti i veicoli scolastici sotto la soglia delle 8 ton di massa a pieno carico).
Elettrico, diesel, gas, ibrido e idrogeno
La parte più corposa dell’immatricolato è ancora appannaggio del motore a combustione interna: sui 2.994 nuovi bus, 1.273 sono diesel, in calo però del 13,6%, pari a uno share del 42,5%. Alle spalle del gasolio, si fa sempre più largo la trazione elettrica a batteria: 822 e-bus, +96,2% sui 419 del 30 settembre 2024 e quota del 27,5%, che sale addirittura – come anticipato – al 61,5% prendendo in considerazione il bacino degli urbani (802 su 1.307).
In calo del 33,3% il gas, che scende da 966 targhe a 644, pari comunque a un quinto abbondante dell’immatricolato (21,5%): si contano 644 nuovi torpedoni a metano, di cui 641 Cng e appena 3 Lng. Crolla, invece, l’ibrido che precipita da 601 unità a 248: i bus ibridi sono l’8,3% del totale.
Infine, lo 0,3% è rappresentato dai 7 autobus Fuel Cell a idrogeno.

L’immatricolato in Italia, da Nord a Sud
Sono il Sud e le Isole a mattere insieme il maggior numero di targhe: 1.084, pari al 36,3%. Tiene il Nord-Italia con un totale di 1.015 (33,9%), costituito dalle 536 del Nord-Est e dalle 479 del Nord-Ovest. Infine, a quota 895 il Centro (29,9%).
Ultimissimi dati da snocciolare: se considerassimo tutto l’immatricolato senza la distinzione delle 8 ton per ptt, la targhe sarebbero 4.009 (-17,1%, 4.837).
