La trasformazione digitale della bigliettazione: interoperabilità, flessibilità e sostenibilità grazie al modello FPaaS di Masabi
La trasformazione digitale dei sistemi di bigliettazione rappresenta una priorità crescente per le autorità di trasporto pubblico. Con la crescente domanda di servizi più accessibili, inclusivi e integrati, agenzie e operatori sono chiamati a superare modelli tecnologici rigidi e datati. Molti sistemi attuali si basano ancora su infrastrutture proprietarie sviluppate per singoli operatori, che risultano […]
La trasformazione digitale dei sistemi di bigliettazione rappresenta una priorità crescente per le autorità di trasporto pubblico. Con la crescente domanda di servizi più accessibili, inclusivi e integrati, agenzie e operatori sono chiamati a superare modelli tecnologici rigidi e datati. Molti sistemi attuali si basano ancora su infrastrutture proprietarie sviluppate per singoli operatori, che risultano costose da aggiornare, poco flessibili e difficili da integrare in ecosistemi digitali più ampi.
Oltre il sistema proprietario: verso architetture flessibili
I sistemi on-premise tradizionali richiedono ingenti investimenti iniziali, lunghi tempi di implementazione e comportano un’elevata complessità nella manutenzione e negli aggiornamenti. Introdurre nuove modalità di pagamento o modificare le politiche tariffarie può rivelarsi un processo lento, costoso e poco sostenibile nel tempo.
A fronte di questi limiti, sempre più realtà stanno adottando modelli SaaS basati su architetture cloud-native e configurabili. Il modello Fare Payment-as-a-Service (FPaaS) proposto da Masabi consente di implementare rapidamente soluzioni moderne come il mobile ticketing, i pagamenti contactless EMV, il capping tariffario e l’Account-Based Ticketing (ABT), con rischi ridotti e senza dover ricostruire l’intera infrastruttura. Se un tempo il SaaS era considerato una soluzione adatta principalmente alle realtà di trasporto più piccole, oggi viene adottato anche da alcuni dei sistemi di trasporto pubblico più grandi e complessi al mondo, tra cui MBTA di Boston, MTA di New York, RTD di Denver, RTC di Las Vegas e EMT di Valencia, dimostrando che un approccio basato su piattaforma cloud può scalare efficacemente per rispondere alle esigenze di città di qualsiasi dimensione.
Un esempio concreto è rappresentato dal progetto avviato da ARTM (Autorité régionale de transport métropolitain) nell’area metropolitana di Montréal. Come parte dell’iniziativa Concerto, ARTM ha avviato la migrazione da un sistema on-premise a una piattaforma SaaS fornita da Masabi. Il progetto prevede l’integrazione della rete esistente di validatori Conduent consentendo di modernizzare il sistema senza sostituire l’infrastruttura, riducendo al minimo costi e disagi. Il nuovo sistema supporterà una gamma completa di modalità di pagamento: smart card, carte bancarie EMV, smartphone e titoli digitali.
Il ruolo dell’interoperabilità
L’adozione di soluzioni interoperabili sta diventando una priorità per le agenzie che operano in contesti regionali o metropolitani complessi. La possibilità di utilizzare un singolo strumento di accesso—che sia un codice a barre, una smart card o una carta di pagamento EMV—su più operatori e più modalità di trasporto rappresenta un fattore abilitante per la realizzazione di politiche tariffarie integrate e per la semplificazione dell’esperienza utente.
Un caso esemplare è EZfare, il più vasto sistema di bigliettazione regionale negli Stati Uniti, che collega 18 operatori in Ohio, Michigan, Kentucky, West Virginia, Pennsylvania e Indiana. La piattaforma consente l’utilizzo di diversi supporti (barcodes, smartcard, EMV) attraverso un modello ABT centralizzato. I risultati ottenuti nel 2024 includono oltre 850.000 validazioni mensili e un’integrazione diretta con app di mobilità come Uber, oltre a opzioni di pagamento in contanti digitalizzati tramite una rete capillare di rivenditori. Il progetto dimostra come anche operatori di medie dimensioni possano collaborare in un ecosistema coordinato senza rinunciare all’autonomia locale.
Architetture aperte per sistemi di bigliettazione flessibili
Nel contesto della bigliettazione elettronica, molte realtà di trasporto si trovano vincolate a fornitori unici e a sistemi chiusi, con scarsa possibilità di integrazione con tecnologie esterne o di aggiornamento progressivo. Questo fenomeno, noto come vendor lock-in, rappresenta un ostacolo alla flessibilità operativa e all’adozione di soluzioni evolutive.
Masabi propone un approccio alternativo basato su un’architettura aperta, che mette a disposizione API, SDK e strumenti di integrazione pensati per facilitare la collaborazione con partner tecnologici e favorire l’interoperabilità. Questo modello, sottolinea l’azienda, consente agli operatori di adattare le politiche tariffarie alle esigenze locali, introdurre nuove modalità di pagamento e semplificare l’interazione con l’utente finale, riducendo al contempo i vincoli tecnologici di lungo periodo.
Un esempio italiano di rilievo è quello dell’operatore Miccolis, che ha introdotto un sistema di mobile ticketing in collaborazione con Municipia e Masabi. Tra le funzionalità adottate spicca il capping mensile, che calcola automaticamente la spesa massima dell’utente in base all’utilizzo reale del servizio, garantendo maggiore trasparenza e accessibilità nella tariffazione urbana.
Evoluzione della bigliettazione per un TPL moderno
L’evoluzione della bigliettazione nel trasporto pubblico richiede un superamento dei modelli tradizionali basati su sistemi proprietari, rigidi e costosi da aggiornare. L’adozione di piattaforme configurabili e cloud-native consente ad agenzie e operatori di rispondere più rapidamente alle esigenze dei passeggeri, integrando nuove funzionalità senza dover sostituire l’infrastruttura esistente.
La visione proposta si fonda su alcuni principi chiave: flessibilità operativa, interoperabilità tra operatori, multimodalità, e riduzione delle barriere per l’accesso al servizio. L’utilizzo di soluzioni EMV e Account-Based Ticketing (ABT) contribuisce a semplificare l’esperienza dell’utente, mentre il modello FPaaS garantisce aggiornamenti continui e tempi di implementazione ridotti, senza vincoli tecnologici a lungo termine.
Una bigliettazione moderna deve essere modulare, aperta e scalabile. Il modello FPaaS rappresenta una soluzione concreta per costruire sistemi più accessibili, equi e resilienti. Questo permette di adattarsi più rapidamente ai cambiamenti tecnologici, normativi e di domanda, evitando le rigidità dei sistemi legacy.
Con oltre 90 milioni di validazioni mensili e più di 1,4 miliardi di dollari gestiti annualmente, la piattaforma Justride si conferma come uno strumento strategico per la trasformazione del TPL. I successi raggiunti in più di 200 progetti su scala globale dimostrano la scalabilità e l’efficacia del modello FPaaS, anche in ambienti multi-operatori complessi.

