Bombardier Transport è un gruppo che nel 2013 ha fatturato 8,8 miliardi, conta 35.500 mila dipendenti di cui 782 impegnati in Bombardier Italia, società che ha chiuso il 2013 con un fatturato di circa 300 milioni di euro divisi equamente tra materiale rotabile, service e segnalamento. «Sino a ieri Bombardier Italia ė stata legata al business delle locomotive, (su tutte la E464 n.d.r.) ma oggi il Gruppo punta sulla diversificazione allargando i propri orizzonti anche grazie al Frecciarossa 1000, realizzato in partnership con Ansaldo Breda. Il Frecciarossa 1000 è il primo treno con potenza distribuita realizzato da Bombardier, tecnologia che consideriamo interessante anche per il trasporto regionale. Settore, quest’ultimo, destinato a crescere nei prossimi anni». A parlare è Luigi Corradi, amministratore delgato di Bomabardier Italia, che continua così: «Il Frecciarossa 1000 ha di fatto cambiato il profilo dell’azienda e ha tratteggiato il futuro di Bombardier che vuole puntare sui treni regionali con potenza distribuita, molto innovativi e con un livello di flessibilità pari a quella di una metropolitana in quanto caratterizzati da una larghezza porte importante e da moduli che prevedono carrozze a singolo piano alternate a carrozze a due piani. Questa tipologia di treno, che per ora abbiamo battezzato Omneo e in fase di test in Francia, può interpretare anche la parte dell’intercity. L’obiettivo ė quello di introdurlo quanto prima sul mercato italiano: sarà un tassello importante in quanto andrà ad integrare il nostro Polis». Trenitalia parla di 3 miliardi di euro d’investimento per i treni regionali. Una cifra con cui di possono acquistare sino a 200 treni. Bombardier quale obiettivo si è data? «In realtà il nostro ragionamento si muove su due piani. Quello in cui si gioca una ‘partita’ con le attuali regole, e in questo caso un target possibile potrebbero essere circa 100 treni. Diverso se riuscissimo a far capire l’utilità dell’Omneo. In questo caso si cambierebbero davvero i ‘consumi’ e sarebbe possibile l’en plein». E poi si chiude con una domanda d’obbligo: Bombardier è interessata all’asset ferroviario di Ansaldo? «Certamente, ma non solo per il segmento del segnalamento dove Bombardier vuole rafforzarsi. La nostra azienda guarda con grande interesse le modifiche del mercato. Aspettiamo di capire quali saranno le prime decisioni dell’ingegnere Moretti. Un cosa è la sappiamo: è difficile che Bombardier entri in partnership se non ha la maggioranza».

      Roberto Sommariva

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