Transizione energetica per gli autobus turistici e le linee commerciali. La parola chiave, oggi, è mix energetico. L’orizzonte, domani, è l’idrogeno. Ma è un domani tutt’altro che imminente. Intanto Catalano ha annunciato un finanziamento di 100 milioni per il rinnovo del parco delle linee commerciali.

Nuove tecnologie di alimentazione e servizi commerciali con autobus: necessità e proposte per un matrimonio possibile” è il titolo del convegno organizzato oggi da Anav con l’obiettivo di affrontare il tema delle nuove tecnologie di alimentazione nel settore del trasporto passeggeri con autobus, che è oggi appannaggio quasi esclusivo del tpl urbano.

Catalano: basta battaglie di retroguardia

«A che punto siamo invece con la transizione ecologica in altri settori del trasporto passeggeri con autobus? Al comparto delle linee a lunga percorrenza, noleggio, sightseeing, servizi scolastici ed altri inizia ad affacciarsi qualcosa?», questa la domanda guida dell’evento.

Giuseppe Catalano, direttore della struttura tecnica di missione del ministero delle infrastruttura e mobilità sostenibili, è intervenuto in apertura: «L’innovazione, l’attacco è la forza del cambiamento. Non la difesa. Con il ‘catenaccio’ non si vince la sfida per il futuro. La battaglia per lo sconto sulle accise sugli Euro III è una battaglia sbagliata. Abbiamo già detto che non vedremo più diesel nei centri urbani. Ma anche il mondo del trasporto commerciale si dovrà, nel rispetto dei tempi, muovere nella stessa direzione. Gli operatori industriali, dal canto loro, devono pensare a una transizione ecologica che ha nell’Lng il primo step. Ma bisogna avere coraggio di investire nella prospettiva dell’idrogeno»

E sugli investimenti per le linee commerciali: «Ci sono a disposizione 100 milioni sul 2021 e 2022 destinati a chi ha voglia di investire di nuovo sul rinnovo del parco rotabile».

Francesco Romagnoli, responsabile del servizio tecnico Anav, ha sottolineato come «l’autobus, in alcune situazioni, è perfino più sostenibile rispetto al treno».

L’industria: l’alternativa è il gas

Parola ai costruttori. Giorgio Zino, business director Iveco Bus Italy and Greece: «L’esperienza che stiamo facendo oggi sull’elettrico potrà essere usata in chiave prospettica nello sviluppo di soluzioni con idrogeno come range extender. Ma non c’è solo l’elettrico. Oggi il gas è una alternativa concreta per i servizi interurbani. Ciò che in Italia non si sta facendo è scommettere sui biofuel, incentivati per esempio in Francia».

«Ci stiamo dedicando a tutte le alternative tecnologiche – così l’amministratore delegato di Industria Italiana Autobus Giovanni De Filippis -. Ci sarà un mix di applicazioni».

David Siviero, Direttore Vendite e Prodotto Bus MAN Italia, sulla partnership con Itabus fresca di lancio: «Siamo contenti di questa collaborazione perché ci spinge a guardare verso il futuro. Il tempo per la transizione energetica, sul Classe III, sarà sicuramente più lungo rispetto al finanziato. Per i prossimi anni ci aspettiamo la diffusione di gasolio super clean».

«Tra le soluzioni per la lunga percorrenza c’è l’Lng, che diverse aziende ci hanno già chiesto di poter testare. Siamo in fase di sviluppo. Ci auguriamo di poterlo presto offrire al mercato del Classe III», così il responsabile buses&coaches di Italscania Roberto Caldini.

Giuseppe Zulian di Officine Mirandola, dealer Isuzu: «Il metano troverà posto anche su autobus di taglia ridotta. Certo, la capienza della bagagliera è fondamentale».

Transizione energetica: il peso dell’infrastruttura

Gianfranco Malvicini di Snam4mobility ha evidenziato come «le infrastrutture di rifornimento ad Lng stanno crescendo a ritmo veloce. Si contano circa 300 nuove stazioni che si sommeranno nei prossimi tre anni alle 1.500 ad oggi attive.

Domenico Brancale, CEO AVL e membro comitato scientifico Nomisma ha messo sotto i riflettori il tema delle life cycle emission. «Con le attuali politiche di trasformazione verso le fonti rinnovabili, la transizione energetica dei veicoli rischia di tradursi in un aumento della CO2 emessa. Siamo pronti per convertire motori a combustione in motori a idrogeno».

Infine Markus Schönen, Senior Project Manager CoacHyfied Project, ha presentato il progetto europeo CoacHyfied per lo sviluppo di bus turistici a idrogeno.

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