Atb Bergamo ha presentato oggi il progetto esecutivo del sistema e-BRT che a partire dal 2026 collegherà Bergamo con i comuni di Dalmine e Verdellino. In tutto 30 chilometri di percorso (il 73 per cento del quale su corsia dedicata) e 18 fermate a beneficio di una capacità di trasporto di 4 milioni di passeggeri all’anno. Il progetto è finanziato da fondi PNRR e sarà il primo e-BRT in Lombardia.

Valore totale dell’opera? Tra opere civili e flotta mezzi: 84 milioni di euro.

Sull’e-BRT di Bergamo correranno 15 autobus snodati alimentati con un totale di 19 punti di ricarica plug-in e 2 opportunity, divisi in due depositi.

Bergamo, si parte con l’e-BRT

Per il sistema e-BRT sarà dedicata una flotta di 15 autobus di 18 metri full electric (capacita totale della batteria 528 KWh) con 38 posti a sedere e 90 in piedi per una capienza totale di 128 passeggeri a mezzo. Ogni autobus sarà dotato di 2 postazioni per persone con diverse abilità motorie, un pianale completamente ribassato e quattro porte di ingresso/uscita. Il sistema e-BRT sarà integrato da servizi eserciti con autobus più piccoli, sempre elettrici, dedicati all’ultimo miglio.

“ATB diventa realizzatore di un’opera che rimarrà nella proprietà del comune di Bergamo. È un orgoglio essere stati individuati dal comune come soggetto attuatore di questo progetto”, nelle parole del presidente di Atb Mobilità Enrico Felli.  

Liliana Donato, direttore generale di ATB Bergamo, è Responsabile Unico di Progetto dell’e-BRT. 

Al via i cantieri per l’e-BRT a Bergamo

Il progetto dell’e-BRT di Bergamo entra ora nel vivo della cantierizzazione. Il progetto dell’e-BRT si sviluppa all’interno del piano urbano della mobilità sostenibile del Comune di Bergamo (PUMS) e del piano di sviluppo territoriale Sentiero dell’innovazione finalizzato da Camera di Commercio, Provincia, Comune, Diocesi e Km Rosso con l’obiettivo di metter in atto azioni di sviluppo condivise e di cui l’e-BRT diventa spina dorsale.

Numerose le professionalità, circa 30, che hanno lavorato al progetto esecutivo, uno tra i primi esempi in Italia, proponendo e trovando soluzioni all’avanguardia che verranno realizzate nei prossimi 20 mesi di lavori su un percorso complessivo di 29,7 km e che nel 2026, ad avvio progetto si stima possa trasportare 4 milioni di passeggeri all’anno.

L’esercizio dell’e-BRT, secondo i calcoli di Atb, permetterà una riduzione di 780 tonnellate di Co2 all’anno a seguito dell’utilizzo di autobus elettrici e del calo dell’utilizzo di automobili ai quali si aggiungono 183 tonnellate in meno di CO2 grazie all’installazione di pannelli solari che verranno installati nei depositi per produrre energia elettrica. Con una velocità commerciale di 25 km/h, compresi i tempi di sosta alle fermate, sarà possibile spostarsi tra Bergamo (stazione) e Dalmine in 22 minuti, mentre il collegamento tra la sede universitaria di via dei Caniana alla sede di Dalmine in 18 minuti, mentre i dalminesi potranno arrivare in stazione a Verdellino, ogni 10/15 minuti in 19 minuti.

I capolinea dell’e-BRT di Bergamo

Due i capolinea: uno presso la stazione di Bergamo e uno presso la stazione di Verdellino. Il primo prevede la realizzazione di 3 stalli di sosta di cui 1 anche come stazione di ricarica opportunity charging, una pensilina coperta e percorsi dedicati per ipovedenti con un collegamento alla stazione ferroviaria. Il capolinea nel Comune di Verdellino ospiterà 2 stalli di sosta e 1 stazione di ricarica opportunity charging completato da una pensilina coperta e da uno stallo di sosta e fermata per gli autobus che provengono dai comuni limitrofi. Il nuovo hub del TPL a Verdellino consentirà in sicurezza, anche grazie a percorsi dedicati per ipovedenti con un collegamento alla stazione ferroviaria, di garantire l’intermodalità tra eBRT, autobus extraurbani e treno.

Due anche i depositi: uno sarà ubicato nel comune di Bergamo, in Via Gleno, e ospiterà 13 stalli coperti con 12 stazioni di ricarica over-night e una stazione di ricarica opportunity charging. Il progetto del deposito di via Gleno inoltre comprende una rimessa all’aperto che ospita 10 stalli per autobus non e-BRT.

Il secondo deposito, invece, sarà ubicato nel comune di Osio Sopra, in via Per Levate, e ospiterà 8 stalli coperti con 7 stazioni di ricarica over-night e 1 stazione di ricarica opportunity charging. Questo deposito comprenderà anche una zona uffici, una zona riposo dedicata agli autisti e spogliatoi. La copertura degli stalli avrà una struttura in carpenteria metallica reticolare spaziale con pannelli fotovoltaici.

e-BRT di Bergamo, un nuovo studio semaforico

Per garantire la linearità del traffico veicolare e dell’e-BRT, il progetto prevede un nuovo studio del sistema semaforico in corrispondenza di ogni intersezione. In questo modo il sistema e-BRT avrà priorità di passaggio in ogni intersezione e una volta passato il programma semaforico ritornerà allo stato precedente. Questo sistema è studiato grazie all’implementazione di nuove tecnologie in grado di inserire nei cicli semaforici un micromodello di gestione del flusso veicolare e bus.

Bergamo, la roadmap dei lavori per l’-eBRT

Il progetto e-BRT ha visto l’inizio delle opere di cantierizzazione lo scorso 11 marzo e il termine dei lavori è previsto per il 31 maggio 2026. In particolare, nel mese di maggio 2024 il cantiere ha riguardo: i due depositi di Osio Sopra e di Bergamo, i due capolinea di Verdellino e Bergamo; il mese di giugno invece ha interessato i lavori nel comune di Lallio (intubamento Roggia Colleonesca e creazione carreggiata per mezzi e-BRT). L’avanzamento del cantiere prevede nel mese di ottobre 2024 la realizzazione del tratto di e-BRT nella città di Bergamo, ad aprile 2025 sarà il turno di Dalmine. A settembre 2025 i lavori interesseranno la costruzione della bretella di Via Roma a Dalmine e la prosecuzione della realizzazione del tratto di Osio Sopra e Sotto. Con l’inizio del 2026 verranno realizzate le fermate e le pensiline e verranno attivati i varchi ZTL e il nuovo sistema di semaforizzazione. Si arriverà a chiusura del cantiere a marzo 2026 con il completamento della tratta, conclude ATB.

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