Il 20 marzo scorso il governo aveva sottoscritto insieme alle parti sociali e alle associazioni datoriali l’atteso, attesissimo rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro per gli autoferrotranvieri, finanziandolo con l’aumento delle accise. Oggi, però, nella Manovra di Bilancio vagliata dall’esecutivo e firmata dal presidente della Repubblica, l’articolo 30 cancella le coperture necessarie per garantire l’aumento contrattuale del CNNL “autoferro”.

«La copertura prevista si discosta significativamente dal costo complessivo del rinnovo del contratto» con un gap che «non è assorbibile dal sistema produttivo del nostro settore», tuonano all’unisono Agens, Anav e Asstra, così come riportato da un articolo di Flavia Landolfi sulle pagine de Il Sole 24 Ore, e chiedono di modificare urgentemente l’articolo 30 della Legge di Bilancio, oltre a invocare un incontro faccia a faccia “a conferma e finalizzazione degli impegni assunti” dal governo circa il rinnovo CCNL autoferrotranvieri 2024-2026, che interessa circa 110 mila lavoratori.

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Stando così le cose, spiega ancora l’articolo del Sole, si avrebbe a disposizione uno stanziamento stimato di 150-180 milioni di euro. Cifre ben lontane dai 270 milioni necessari per il 2025, i 370 per il 2026 e 510 milioni annui a regime a partire dal 2027. Una differenza enorme che, scrivono nero su bianco Agens, Anav e Asstra, «non può essere colmata dalle aziende. Senza copertura integrale, il rinnovo del contratto rischia di restare lettera morta».

Tper, manovra inadeguata: il tpl è a rischio

«Io qui parlo non solo come presidente di Tper ma anche come rappresentante nell’associazione nazionale del settore trasporti. Abbiamo segnalato e continuiamo a segnalare il fatto che rispetto alle risorse per il settore, con l’inflazione che c’è stata in questi anni, gli adeguamenti del fondo nazionale – che poi attraverso le Regioni arrivano alle aziende – sono assolutamente inadeguati, perché di fatto non ci sono stati», le parole di Giuseppina Gualtieri, presidente e amministratrice delegata di Tper, commentando le previsioni della legge di bilancio, secondo un’agenzia ANSA.

«La stima riconosciuta a livello generale da tutti, quindi non è un tema strettamente politico, è che rispetto all’Istat mancano 800 milioni. Questa manovra sta ponendo un altro problema enorme, già emerso sui media, che ci ha viste come associazioni riunite per segnalare il tema e auspicare che ci possa essere un correttivo. Alla fine del 2024 e nei primi mesi del 2025 è stato firmato a livello nazionale il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, che ha previsto un intervento del governo con una copertura di questo costo del rinnovo. Le tre associazioni Astra, Anav e Asstra, hanno verificato che nel testo oggi presentato in Parlamento questa garanzia non è più certa», ha aggiunto Gualtieri. Che, infine, ha così chiosato: «È una grande preoccupazione che speriamo possa essere superata. I soldi del settore, l’abbiamo detto tante volte insieme anche alle nostre istituzioni, sono stati messi per gli investimenti, ma non ci sono stati adeguamenti sulle risorse che riguardano la gestione dei servizi. Questo è un problema serio perché i costi aumentano sia per le materie prime sia per i mezzi».

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