PROVA SU STRADA / Mercedes Tourismo 15 RHD: viaggiare… senza pensieri
La sesta generazione del Safety Coach Mercedes, con il modello Tourismo 15 RHD, è stato messo alla prova sul percorso consumi di AUTOBUS, tra conferma e avanzamenti Sono passati più di vent’anni da quel 2004 in cui fu presentato il primo Safety coach di Mercedes. Allora si trattava di un Travego, nato principalmente per mostrare […]
La sesta generazione del Safety Coach Mercedes, con il modello Tourismo 15 RHD, è stato messo alla prova sul percorso consumi di AUTOBUS, tra conferma e avanzamenti
Sono passati più di vent’anni da quel 2004 in cui fu presentato il primo Safety coach di Mercedes. Allora si trattava di un Travego, nato principalmente per mostrare su un unico veicolo quali fossero i dispositivi di sicurezza tecnicamente disponibili in quel momento. Lo stesso Travego, a partire dal 2006, ha iniziato a percorrere le strade d’Europa, mostrando le possibilità tecnologiche di quel momento. Siamo ormai alla sesta generazione di Safety coach, stavolta la base è un Tourismo, le dotazioni sono aumentate e migliorate in maniera esponenziale in sole due decadi, e sono state abbinate a tecnologie per la riduzione dei consumi e delle emissioni, oltre che per il miglioramento del comfort di viaggio.

La prova consumi del Tourismo Safety Coach
Abbiamo guidato il Tourismo Safety Coach di sesta generazione, in una combinazione di prova consumi, sul consueto percorso di quasi 500 km dedicato ai mezzi di Classe III, mettendo alla frusta i sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida.

La prova consumi si è sviluppata su un percorso misto che consente di rendere, di volta in volta, i risultati confrontabili. Comprende tratti autostradali, compreso il passaggio per la Cisa, e un lungo tratto extraurbano da Tortona a Milano. Se il tracciato è replicabile, le condizioni del traffico non sono ripetibili e stavolta abbiamo avuto oggettivamente un po’ di sfortuna: in tangenziale all’uscita da Milano abbiamo incontrato un traffico notevole che si è protratto per diversi chilometri, costringendoci ad un impegnativo stop-and-go in colonna. Questa condizione, naturalmente, non è favorevole a ridurre i consumi e ha sicuramente influenzato il risultato finale.

Ci siamo attestati sui 4,52 km/l su un percorso complessivo di 455 km. Sebbene leggermente falsato dalle condizioni, l’esito è del tutto in linea con il risultato di 4,53 km/l ottenuto nel 2019 e con i dati, leggermente più favorevoli, ottenuti dal Setra 515 Hd. Il dato è stato anche influenzato da una situazione al limite della congestione sul tratto autostradale ligure, tra La Spezia e Genova e da qui al passo dei Giovi. Pur non essendoci state code rilevanti, siamo stati soggetti a frequenti rallentamenti che, sicuramente, non hanno giovato ai consumi. Infine, per avere un risultato più possibile rappresentativo delle varie possibili condizioni operative, abbiamo fatto un uso parziale, nell’ordine circa della metà del percorso, dei sistemi di assistenza, Cruise control in primis. Alla luce di queste considerazioni, il consumo rilevato risulta leggermente sovrastimato rispetto alle analoghe prove effettuate in passato; il risultato può essere dunque considerato più che soddisfacente.



In viaggio a tutta sicurezza sul Mercedes-Benz Tourismo
Il Safety Coach presenta, come lecito aspettarsi, una dotazione di sicurezza ricchissima e all’avanguardia tra cui l’Aba 6 (assistenza attiva alla frenata), l’assistenza nella prevenzione di urti laterali (Sideguard assist 2), il Frontguard per prevenire urti nella parte frontale e l’assistenza nella lettura e ripetizione dei segnali. Molte di queste dotazioni sono state inserite nel regolamento europeo Gsr2 del 2024, ma le dotazioni del Tourismo vanno oltre i requisiti minimi di legge, con l’obiettivo dichiarato di avere su strada il meglio possibile dei sistemi per la prevenzione di incidenti, nell’ottica di una protezione completa dei passeggeri e di tutti gli utenti della strada.

La meccanica
A livello meccanico, il Tourismo è equipaggiato con un motore Om470 da 10,6 litri, capace di erogare una potenza di 335 kW (456 cavalli) a 1.600 giri/min e una coppia di 2.200 Nm a 1.100 giri/min. La curva di coppia si presenta con un plateau da 900 a circa 1.500 giri, rendendo il Tourismo molto flessibile. L’accoppiamento con il cambio Mercedes Go 250-8 PowerShift completamente automatizzato conferisce una notevole morbidezza di marcia, apprezzabile soprattutto nelle partenze, nelle manovre e durante i cambi di marcia, che avvengono con dolcezza e senza strappi.


Tourismo, una gamma da 12,3 a 14 metri
L’attuale gamma del Tourismo prevede diverse versioni a due e a tre assi, con lunghezze da 12,295 metri a 13,935 metri per un massimo di 59 posti a sedere. Il medesimo gruppo propulsore, tipo Om470, è disponibile con diverse tarature che danno luogo a potenze comprese tra 265 kW e 335 kW e valori di coppia da 1.700 a 2.200 Nm. Oltre ai cambi prodotti in casa, è possibile montare in alternativa un cambio Zf Ecolife dotato di convertitore di coppia rinforzato e di un rinnovato giunto elastico torsionale, capace di effettuare gli innesti delle marce anche sotto carico senza interrompere la forza di trazione e di erogare una coppia frenante totale fino a 3.000 Nm mediante l’uso combinato del rallentatore e del freno motore.


A tutta sicurezza
Il vero pezzo forte sono, come già anticipato, le dotazioni di sicurezza. Il nuovo sistema di assistenza alla frenata Aba 6 è in grado di rilevare anche pedoni e ciclisti fermi o in movimento davanti al mezzo e impostare una frenata di emergenza conseguentemente. Aba 6 ora è attivo a qualsiasi velocità e in maniera costante, oltre a garantire una maggiore affidabilità. Il sistema Sideguard assist 2 è ora decisamente più accurato nel dare l’allarme in presenza di condizioni di rischio di collisione laterale con pedoni e ciclisti. Attualmente operativo solo sul lato destro, nel prossimo futuro il sistema sarà implementato anche sul lato sinistro. Un sistema simile ora opera anche nella parte frontale: il Frontguard assist avvisa della presenza di ostacoli nella parte anteriore, nelle immediate vicinanze del mezzo, come nel classico esempio del bambino che attraversa davanti all’autobus e non è visibile dal posto guida.
Tutto sotto controllo grazie agli Adas
La combinazione del Sideguard assist 2 e del Frontguard assist mette di fatto in condizioni di avere sotto controllo la zona immediatamente a ridosso del bus sia davanti che sui lati, il risultato è ulteriormente amplificato in presenza della telecamera a 360 gradi. Anche il sistema di assistenza nella lettura dei segnali stradali è stato rinnovato e potenziato, in particolare per quanto riguarda la segnalazione al conducente in caso di superamento dei limiti di velocità.
La dotazione è completata dal cruise control adattivo (Art) attivo anche in caso di stop-and-go, assistente di corsia (Spa), monitoraggio della pressione degli pneumatici e Attention assist per rilevare i cali di concentrazione del conducente e prevenire colpi di sonno. Anche la predisposizione per l’alcolock è ora di serie (come da Gsr2), così come i sensori di pioggia e di luce che attivano e graduano automaticamente l’accensione delle luci esterne e dei tergicristalli. L’illuminazione esterna è inoltre realizzata con luci Led, nell’ottica di un minore consumo ma anche di un maggiore comfort visivo in quanto il colore della luce proiettata è simile a quello dell’illuminazione naturale diurna.
Naturalmente anche la sicurezza passiva ha un ruolo primario. Il vano bagagli ha un sensore di fumo con allarme al posto guida, inoltre il vano motore è dotato di un sistema di estinzione automatica. L’intera struttura della parte anteriore è studiata in modo da combinare un peso contenuto e un’elevata resistenza alla deformazione, in ottemperanza alla norma Un Ece R66.02.
Un’altra particolarità del Tourismo è l’abbassamento della carrozzeria che avviene quando il veicolo prende velocità: una volta raggiunti i 79 km/h (sui precedenti avveniva a 90 km/h), il sistema di livellamento abbassa il corpo vettura di 20 mm, riducendo la superficie frontale e rendendo il viaggio più economico e confortevole.
Gli sportelloni del vano bagagli sono possono essere aperti e richiusi semplicemente con un pulsante dal posto di guida. Tutto questo non può prescindere da adeguati sistemi di sicurezza: se lo sportellone incontra un ostacolo, ritorna nella posizione di partenza senza forzare l’apertura o la chiusura.
La configurazione interna del Mercedes-Benz Tourismo
Gli interni, come nella tradizione Mercedes, sono caratterizzati da una sobria eleganza. Sul pavimento ad effetto legno sono posizionati i sedili in tessuto grigio con inserti gialli che richiamano il colore esterno della carrozzeria, proprio come le tende gialle sulle ampie finestrature. Il mezzo provato ha solo 44 posti a sedere, rispondendo ai requisiti per ottenere 4 stelle dalla Bus comfort quality association. I posti a sedere sono equipaggiati con prese Usb e tavolini ripiegabili. La ricerca della qualità nei particolari è evidente anche nel sistema di infotainment, dove nulla è lasciato al caso: un sistema multimediale con Dab, radio e un monitor da 7 pollici che può essere controllato con touch screen, comandi vocali o con i classici bottoni e manopole. Oltre al classico collegamento bluetooth, l’apparato dispone di interfaccia Hdmi: in questo modo è possibile collegare direttamente agli schermi interni full Hd da 21,5 pollici un computer, un tablet o uno smartphone. La presenza di porte Usb permette altresì di collegare pennette o altri supporti di memoria. Per consentire l’accesso e l’uso del sistema anche all’accompagnatore, il controllo è posizionato al centro della plancia. Sui monitor interni è anche possibile proiettare il sistema di navigazione.


Cockpit: tutto al posto giusto
Il posto guida del Tourismo rimane da molti anni una certezza nella sua impostazione tradizionale, sobria nella sua ricchezza. Il volante a quattro razze si impugna facilmente e aiuta, grazie alla sua forma, a posizionare nel modo migliore le mani. Ampie sono le possibilità di regolazione in altezza e nell’angolo rispetto alla verticale. Per chi lo preferisce, è possibile selezionare una posizione quasi automobilistica, ma i nostalgici del volante orizzontale potranno trovare anch’essi una posizione confacente. Il cruscotto avvolgente presenta gli interruttori e i comandi di controllo disposti in posizione razionale e ben visibile, sulla destra spicca il monitor da sette pollici dedicato al sistema di intrattenimento di bordo. Al centro, dietro uno schermo trapezoidale antiriflesso, si trova la strumentazione. Anche qui all’insegna della simmetria e della semplicità, gli indicatori a lancette fanno da corollario al display elettronico centrale. Gli spazi a disposizione del conducente per posizionare gli effetti personali sono generosi, salta all’occhio il frigorifero da ben 67 litri.

Mettersi al volante del Tourismo è sempre piacevole, il posto guida è spazioso e le possibilità di regolazione del sedile sono quasi infinite.
Oltre i retrovisori: ecco le mirrorcam
Colpisce, in questo caso, l’assenza degli specchi retrovisori esterni, sostituiti con le mirrorcam (chiaramente opzionali) e i relativi display posizionati all’interno, sui montanti laterali del parabrezza. Molto valido il posizionamento dei monitor: sono di fatto sulla linea che, dal posto guida, porterebbe a vedere lo specchio esterno se ci fosse. In questo modo, il conducente non ha bisogno di abituarsi a una nuova modalità di guida, ma si accorge, ogni volta che gira lo sguardo verso i retrovisori, di una nuova presenza. Sulle mirrorcam ciascuno ha le sue opinioni. Sul Tourismo, il corretto posizionamento dei display, la buona qualità delle immagini e la presenza in sovraimpressione di alcuni segni che indicano l’estremità del bus o altri punti notevoli della sua sagoma, e una regolazione molto valida degli angoli di ripresa, possono entusiasmare anche qualche scettico.


Per rispondere all’obiezione “ma se la mirrorcam si rompe come si fa?”, sul soffitto della bagagliera è sistemato uno specchio tradizionale di riserva, utilizzabile al bisogno in quanto le mirrorcam utilizzano lo stesso supporto sul quale vengono ancorati gli specchi esterni, quando presenti. Tra l’altro, il posizionamento dei display relativamente lontano dagli occhi del conducente aiuta a limitare gli inconvenienti che gli ipermetropi si trovano sovente ad affrontare in situazioni analoghe: anche nell’effettuare manovre, non è stato mai necessario indossare gli occhiali. Anche in condizioni di scarsa visibilità, l’immagine è visibile in maniera nitida, diversamente dalla realtà dei fatti sui retrovisori tradizionali. Su strada, la definizione di ‘salotto viaggiante’ non è una figura retorica ma la rappresentazione di uno stato di fatto.
Conclusioni
Dopo quasi 500 km al volante, ci si sente ancora riposati e rilassati. Il sistema di riconoscimento dei segnali è finalmente migliorato significativamente e ora è spesso in grado di determinare le condizioni di validità della prescrizione dalla lettura dei pannelli integrativi. Il propulsore è silenzioso e potente, reagisce in maniera pronta e pulita ai comandi. Purtroppo, permane il problema della reattività del mezzo. Presumibilmente a causa della scelta di una rapportatura economica, i tempi di ripartenza dopo un arresto sono eccessivamente elevati: in più di un’occasione la lentezza nella ripresa del veicolo ha determinato difficoltà nell’immettersi in una rotonda o nell’affrontare un’intersezione, permettendo ai conducenti di veicoli più veloci di infilarsi e scartare l’ostacolo rappresentato dal bus lento.
Per il resto, i comandi sono molto precisi e hanno tempi di reazione quasi impercettibili. L’impiego dei vari Adas disponibili, in particolare il Cruise control adattivo, rende l’esperienza di viaggio ancora più interessante e gradevole, permettendo al conducente di rilassarsi nei momenti di bassa richiesta di attenzione da parte della guida. In caso di dimenticanza o malore dell’autista, se questi non risponde il sistema deve poter impostare una frenata d’emergenza in maniera autonoma, pertanto l’unico modo per mostrare che l’autista è ancora vivo, vegeto e presente rimane quello di toccare leggermente il volante per una piccola correzione. Una menzione speciale merita il servosterzo, che interviene in maniera moderata e utile, senza mai rendere il volante troppo leggero.
Alessandro Razze
