autobus-svizzera

In Italia siamo abituati a pagare il biglietto dei mezzi pubblici con una tariffa fissa che, con una durata che può variare da città a città, consente di viaggiare su tutta la rete di trasporti a livello locale a prescindere dall’orario in cui si utilizzano i mezzi di trasporto pubblico. Non è così però in molte città europee, dove è in vigore una tariffazione oraria che viaria in base alla domanda, per cui chi viaggia nelle ore di punta paga di più rispetto a chi utilizza i mezzi in fasce orarie con minore frequenza. Questa pratica prende il nome di mobility pricing ed è recentemente finita sul tavolo dell’Unione dei Trasporti Pubblici (UTP) della Svizzera, il cui Direttore si è apertamente schierato contro. Secondo Ueli Stückelberger, il mobility pricing penalizza chi è costretto a viaggiare nelle ore di maggior traffico e impedisce di ripartire al meglio i viaggiatori sull’intera rete. Il Direttore dell’UTP svizzero si è fatto avanti dopo la decisione del Consiglio federale elvetico che prevede prevede tariffe differenti in base all’orario di partenza. Stückelberger ha infine ricordato che lavoratori dipendenti e studenti non posso scegliere il momento in cui utilizzare i mezzi pubblici e la nuova norma creerebbe condizione non eque per tutti i viaggiatori svizzeri.

In primo piano

Articoli correlati

Roma, parte la sperimentazione del servizio bus a chiamata

A Roma è in partenza un nuovo servizio di bus a chiamata, operativo sette giorni su sette, inclusi i festivi, dalle 5:30 alle 24:00, a partire dal quartiere Massimina. Questo servizio è finalmente realtà: viene erogato da Autoservizi Riccitelli in nome e per conto di Atac nell’ambito del subaf...

Optibus apre una nuova sede a Roma

Optibus ha annunciato oggi l’apertura di una nuova sede nell’Europa meridionale a Roma, in Italia. Piattaforma di intelligenza artificiale cloud-native nata a Tel Aviv nel 2014 – e ora utilizzata in oltre mille città in Europa, America (del Sud e del Nord, dove ha appena acquisito Trilli...
Smart