Mobilità sostenibile, Hong Kong batte tutti. Zurigo e Parigi occupano gli altri gradini del podio. E l’Italia? Milano 18esima, Roma 40esima. E tra le prime 100 città del mondo sono le uniche rappresentanti del belpaese. Il Sustainable cities mobility index 2017 ha dato il suo responso, ratificando come le città europee (32 su 100) siano all’avanguardia in tema di sostenibilità. Le metropoli asiatiche, in ogni caso, si difendono bene.

autobus hong kong

L’equilibrio ricetta di sostenibilità

Lo studio sulla mobilità sostenibile è promosso da Arcadis, azienda impegnata in campo di progettazione e consulenza per le risorse ambientali e gli asset immobiliari, presente in oltre 70 Paesi con 27.000 persone, generando ricavi pari a 3,3 miliardi di Euro. L’Index, si legge in una nota stampa, è stato compilato dal Centre for Economics and Business Research (Cebr) ed esplora la mobilità attraverso la valutazione di tre sotto-indici della sostenibilità – sociale (People), ambientale (Planet) ed economico (Profit) – ciascuno dei quali costruito su diversi indicatori. Le città nella parte più alta della classifica denotano un migliore equilibrio tra i tre sotto-indici considerati.

Hong Kong in testa, Praga quinta

Ma veniamo ai risultati. Spinta da una metropolitana innovativa e ben collegata e dalla elevata quota di viaggi effettuati con i mezzi pubblici, Hong Kong raggiunge molti degli obiettivi di un efficace sistema di trasporto urbano, consentendo una mobilità globale, creando opportunità economiche e arricchendo la vita di cittadini, imprese e turisti. Zurigo, Parigi e Praga sono le città europee con la miglior posizione nella classifica mondiale – rispettivamente seconda, terza e quinta – con punteggi elevati nei sotto-indici Planet e Profit, grazie a infrastrutture consolidate, metropolitane efficienti e impegno nella green technology. Ecco la top ten: 1. Hong Kong – 2. Zurigo – 3. Parigi – 4. Seoul – 5. Praga – 6. Vienna – 7. Londra – 8. Singapore – 9. Stoccolma – 10. Francoforte.

E l’Asia? Tre città nella top ten

Anche le città asiatiche si posizionano in alto, occupando tre dei primi dieci posti. Realtà sviluppate quali Seul e Singapore vengono premiate da moderni sistemi di metropolitana, grandi aeroporti e basso utilizzo di veicoli privati. Altre città asiatiche sono state penalizzate dai livelli di inquinamento urbano e di emissioni. Le città del Nord America sono distribuite nell’intera classifica: se alcune città americane godono di sistemi di trasporto ben finanziati e completi, molte altre realtà di Stati Uniti e Canada sono minate dalla dipendenza dai veicoli privati e da opzioni di trasporto pubblico sottosviluppate.

Focus sull’Europa

Le prime dieci città del sotto-indice Planet sono tutte europee, con le città tedesche ai primi tre posti. Le città più sviluppate d’Europa, si legge nella nota stampa, hanno contribuito a far progredire il programma di riduzione delle emissioni con eccellenti infrastrutture per biciclette, l’impegno nella green technology e l’utilizzo di veicoli elettrici. Le città europee dominano anche il sotto-indice Profit, coprendo sette dei primi dieci posti. Molte di esse hanno investito tanto in infrastrutture di mobilità, privilegiando il trasporto pubblico e aiutando a ridurre i tempi di spostamento dei pendolari. Londra si trova nelle ultime tre posizioni sia per i tempi di spostamento dei pendolari che per congestione e ritardi. Parigi ha uno dei sistemi di trasporto più utilizzati a livello mondiale mentre Amsterdam e Stoccolma primeggiano per quanto riguarda il “pendolarismo attivo” (quota di pendolari che si recano a lavoro in bici o a piedi).

Milano e Roma campioni d’Italia

Milano, con Dublino, Edimburgo, Seul e Tampa, è prima per “rider connectivity”, potendo garantire ai viaggiatori connessioni Wi-Fi e 2g/3g/4g nei tunnel e nelle stazioni della metro e sugli autobus, per una fruibilità costante dei dispositivi mobile. Il capoluogo lombardo si posiziona bene anche per “quota di viaggi totali effettuati con mezzi pubblici” (21° posto a livello globale e sesto in Europa), contesto in cui Roma si trova solo al 61° posto (24° in Europa). Entrambe le città, inoltre, si collocano nella seconda metà della classifica per “pendolarismo attivo”, ossia la quota di pendolari che si recano a lavoro in bici o a piedi: Milano, insieme ad altre tre città, è alla posizione 54 (23 in Europa) e Roma alla 60 (27 in Europa). Molto simile è la situazione delle due città nella classifica globale del sotto-indice Planet, con Milano al 14° posto (13° in Europa) e Roma al 16° (14° in Europa).

Inquinamento e pochi investimenti pubblici

Non sono positivi i valori di entrambe per i livelli di inquinamento atmosferico, che vede nei trasporti una delle fonti principali: Roma, alla pari con Parigi, è al 55° posto (26° in Europa), più giù ancora Milano (64° a livello globale e 30° in Europa). D’altronde, Roma fa male in termini di congestione e ritardi dei trasporti, che aumentano i tempi di viaggio e portano a maggiori emissioni e inquinamento (76° posto, insieme a Londra e Taipei); meglio Milano, che tuttavia non brilla con il suo 46° posto (in condivisione con altre 5 città). Di contro, le due città si distinguono per gli sforzi nella riduzione delle emissioni dei trasporti, testimoniati dall’esistenza di cosiddette Low Emission Zone (LEZ) e dagli standard di emissione dei veicoli: Roma è addirittura seconda a livello globale e prima in Europa (in entrambi i casi a pari merito con altre 9 città, tutte europee), mentre Milano si colloca al 12° posto globale (11° in Europa). Nel sotto-indice Profit, infine, molto meglio Milano di Roma: il capoluogo lombardo si piazza al 30° posto (15° in Europa) mentre la Capitale al 71° (28° in Europa). Le posizioni delle due città, tuttavia, si allineano verso la parte bassa della classifica nell’indicatore relativo alla quota di budget comunale speso nei trasporti, da cui si evince il livello di impegno delle amministrazioni cittadine nella mobilità sostenibile: i valori esaminati le collocano a pari merito all’86° posto (29° in Europa).

 

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