Il vagone della funivia ‘atterra’ e diventa una navetta elettrica autonoma. Leitner ha lanciato il prototipo ConnX, una singolare “soluzione ibrida” sviluppata sulla base di una funivia, in cui la cabina viene trasferita a un veicolo autonomo nella stazione, veicolo che poi continua a viaggiare sul proprio percorso.

I vantaggi di tale soluzione? “Eventuali ostacoli topografici o strutturali possono essere superati facilmente con un impianto a fune, mentre d’altra parte la “doppia soluzione” è interessante anche per le aree urbane in cui non è possibile realizzare una versione a fune continua” afferma Leitner, che è un’azienda altoatesina appartenente al gruppo HTI.

Il nome “ConnX” esprime il maggior vantaggio del sistema, il collegamento ideale tra un sistema aereo e uno terrestre.

Il prototipo Leitner ConnX

Con una velocità di dieci metri al secondo, la capacità di trasporto può essere mantenuta per tutto il grazie alla locomozione autonoma su corsie definite senza interruzioni o ritardi dovuti ad altri utenti della strada, precisa Leitner.

“Con ConnX, il nostro gruppo di aziende sta ancora una volta creando nuove possibilità nella realizzazione di innovazioni che porteranno enormi benefici alla qualità della vita delle persone e all’ambiente“, spiega Anton Seeber, CEO di Leitner e del gruppo HTI. “Un anno dopo la presentazione del primo battipista a idrogeno Prinoth, poniamo un’altra pietra miliare con questa soluzione urbana. Questo nuovo sviluppo ci posiziona come pionieri nella complessa realizzazione di applicazioni tecnologiche uniche – questa volta al servizio di città piacevoli e sostenibili.”

Klaus Erharter, direttore tecnico di Leitner, commenta: “Il concetto di trasporto passeggeri intermodale e sostenibile è la chiave dell’idea. I passeggeri devono poter raggiungere la loro destinazione senza passare da un mezzo di trasporto all’altro. Le aree inaccessibili agli impianti a fune sono raggiunte da moduli a guida autonoma”.

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