Nel mercato del lavoro italiano del 2024, la figura dell’autista di autobus emerge come una delle più richieste ma difficili da reperire. Situazione  confermata anche da un’indagine condotta dall’ente di formazione Ellesse Group, che evidenzia come il divario tra domanda e offerta nel settore dei trasporti pubblici stia diventando sempre più critico.

Poca lealtà sulle condizioni di lavoro

Molti piccoli vettori, purtroppo, non riescono a trattenere i loro autisti, che oggi hanno la possibilità di accettare offerte più vantaggiose e ben tutelate. È evidente che il gap salariale rappresenta un problema urgente. Alcuni di questi vettori, mantenendo pratiche obsolete e consolidate, fanno promesse che non mantengono e gestiscono l’attività mese per mese senza un impegno a lungo termine. Spesso, offrono un modesto aumento delle spese di trasferta per affrontare i periodi critici, ma successivamente il salario ritorna ai livelli iniziali. Questo comportamento ricorda la teoria di Trilussa del ‘pollo e mezzo pollo’, ignorando che tale atteggiamento conduce a una fuga di conducenti. C’è ancora chi considera l’autista come una risorsa “tuttofare” anziché come una persona e, purtroppo, ci sono autisti che accettano passivamente questa situazione.

Autisti extra Ue

Un ulteriore nodo critico è la ricerca di autisti extra UE da parte di molti piccoli vettori, che sembrano soddisfatti di questa soluzione. Secondo le testimonianze, si tratta di un lavoro a basso costo in cambio di un alloggio, un aspetto destabilizzante per i conducenti italiani. Tuttavia, quando un autista straniero scopre il mercato retributivo dell’autoservizio, è probabile che faccia un salto di qualità, lasciando il vettore al punto di partenza. I padroncini tendono a evitare di discutere apertamente su questo tema, e resta da capire quale sia il ruolo della qualità rispetto alla mera necessità di coprire un servizio; aspetto che sembra andare a fortuna.

Molti ritengono che il futuro potrà favorire solo le piccole e medie imprese che offrono servizi di alta qualità, mentre le più piccole realtà potrebbero sopravvivere solo tramite la creazione di consorzi e gruppi o, limitandosi ai servizi fissi, coperti con pochissimi autisti.

Potrebbe interessarti

Anche se i giovani mostrano riluttanza a intraprendere la carriera di conducenti, è importante ricordare quanto viene frequentemente riportato sui social: gli autisti italiani ci sono e non mancano, basta solo pagarli adeguatamente.

A questo punto, è fondamentale chiedersi quale sia lo stato reale delle promesse politiche riguardo a una concreta defiscalizzazione del lavoro, a una riforma dei contratti di noleggio e trasporto pubblico locale, e alla lotta contro l’evasione fiscale, che ammonta a circa 100 miliardi di euro all’anno. Tanti, troppi.

di Gianluca Celentano (conducente bus)

In primo piano

Quanto costano gli pneumatici per ogni chilometro?

La domanda è semplice, la risposta no. Nel trasporto pubblico, conoscere il costo reale degli pneumatici per chilometro significa avere il controllo sui costi, sulla sostenibilità e sulla continuità del servizio. Tutti sanno quanto costa un litro di gasolio, pochi sanno quanto costano i&nb...
News

Articoli correlati

Autisti non si diventa, si nasce

A Vittorio mancano tre anni per la pensione ed è uno di quei conducenti che, senza dare nell’occhio, sembrano avere sempre una marcia in più e una visione saggia della realtà. Va in bicicletta, coltiva i suoi hobby e affronta la giornata con un’energia che smentisce la sua data di assunzione come au...

EMT Palma, il bus che educa: civiltà, tecnologia e paradossi

In un’Europa dove il trasporto pubblico spesso fatica a conquistare la fiducia dei cittadini, EMT Palma ha lanciato una campagna per migliorare la qualità del viaggio. Non si parla solo di mezzi moderni, ma di valori condivisi, rispetto reciproco e tecnologia al servizio delle persone. Lo slogan “Mo...
Blog

Paratie: autisti finalmente più sicuri? Ecco cosa cambia davvero

C’è voluto un po’ di tempo, ma la sicurezza del personale alla guida è entrata nell’agendanazionale già nel 2024 con un decreto tecnico. Un’urgenza resa evidente dalle continue notiziedi cronaca su aggressioni e minacce agli autisti. Le aggressioni registrate negli ultimi annihanno portato il Minist...