Il Tribunale di Firenze respinge il ricorso d’urgenza proposto dalla Regione Toscana. Ricorso in merito all’avvicendamento di Autolinee Toscane, in capo al servizio di tpl nel bacino regionale. Il consorzio One esulta.

Secondo il Tribunale, scrive One in una nota, è inammissibile la richiesta formulata al giudice ordinario dalla Regione.

Richiesta di mettere a disposizione di Autolinee Toscane i bus e gli immobili necessari allo svolgimento del servizio.

Nella primavera di quest’anno il Tar ha sancito la legittimità dell’aggiudicazione ad Autolinee Toscane (gruppo Ratp). In giugno il Consiglio di Stato non ha accolto l’istanza presentata da Mobit, consorzio che comprende gli attuali gestori del tpl, per la sospensione cautelare dell’affidamento.

mobit regione toscana

One: aspettare il Consiglio di Stato

Vi riportiamo quanto si legge nella comunicazione firmata da One.

«Il Giudice, Dr.ssa Ilaria Benincasa, accogliendo le eccezioni formulate dai legali del consorzio One, ha ritenuto non sussistere la giurisdizione del giudice ordinario. Né il diritto di agire in capo alla Regione Toscana per la richiesta di messa a disposizione dei beni. E comunque, non sussistere alcun pericolo imminente e irreparabile per adottare il provvedimento di urgenza.

Viene respinta così l’ennesima forzatura operata dalla Regione Toscana volta a realizzare il passaggio dei beni ancor prima che il Consiglio di Stato si pronunci sull’aggiudicazione ad AT all’udienza fissata per il prossimo 8 ottobre. Cioè, tra poco più di 30 giorni, e di fronte a sostanziali novità scaturite dall’indagine penale aperta dalla Procura della Repubblica di Firenze»

Tpl Toscana, One: appello al buon senso

Che prosegue: «Non bastano i maldestri tentativi del Presidente Rossi di interpretare a suo vantaggio quello che è un chiaro provvedimento di rigetto sotto vari profili. Un provvedimento che  non si pronuncia in alcun modo sulla  legittimità del contratto di servizio tra Regione e AT, che rigetta la richiesta della Regione e che la condanna pagamento delle spese legali per l’ingente ammontare complessivo di circa 80.000 euro. One rinnova l’appello al buon senso e al rispetto del principio di buona amministrazione: si attenda la conclusione dei procedimenti pendenti senza operare altre forzature. Si privilegi la continuità del servizio predisponendo un atto d’obbligo plurimensile che agevoli l’ordinato avvio delle scuole nel momento più complicato dal dopoguerra a oggi. Ove ciò non avvenisse, e la Regione proseguisse sulla incomprensibile strada fin qui seguita, One e le sue consorziate, molte delle quali aziende di proprietà dei Comuni toscani, continueranno a difendere i diritti e gli interessi della collettività».

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