Il replay del Mobility Innovation Tour di Pescara – VIDEO
“Intermodalità, filobus, sostenibilità: il Tpl e la sfida della qualità del servizio”, il titolo dell’appuntamento del Mobility Innovation Tour che giovedì 18 settembre si è tenuta a Pescara, presso la sede di TUA Abruzzo. Non è la prima volta che la nostra rassegna, che ha l’obiettivo di essere una di lente di ingrandimento sui fenomeni […]
“Intermodalità, filobus, sostenibilità: il Tpl e la sfida della qualità del servizio”, il titolo dell’appuntamento del Mobility Innovation Tour che giovedì 18 settembre si è tenuta a Pescara, presso la sede di TUA Abruzzo. Non è la prima volta che la nostra rassegna, che ha l’obiettivo di essere una di lente di ingrandimento sui fenomeni evolutivi e innovativi della mobilità, fa tappa a Pescara e questa volta è stata una giornata doppiamente speciale: proprio il 18 settembre TUA ha festeggiato i suoi primi 10 anni, e proprio a inizio settimana l’operatore unico della regione adriatica ha inaugurato la linea filoviaria che collega Pescara a Montesilvano.
E così il “sistema filobus” è uno stato uno temi centrali del convegno, ma non da intendersi come argomento monografico ma come elemento da cui si è partiti per un confronto che ha toccato i temi della integrazione modale e della transizione energetica, tutti mezzi volti a raggiungere quella che è la stella polare per ogni servizio di trasporto pubblico: offrire all’utenza un servizio di qualità sempre maggiore.

Il racconto del convegno
La mattinata di lavori si è aperta con i saluti introduttivi di Gabriele De Angelis, presidente di TUA, che ha sottolineato come l’entrata in servizio della filovia (capace in una sola settimana di superare i 6.000 passeggeri al giorno) abbia rappresentato un cambio di paradigma per l’azienda: “Fino all’altro ieri avevamo soltanto treni e autobus, oggi abbiamo anche la filovia, che in pochi giorni ha incontrato un successo straordinario. Significa meno emissioni, più modernità e soprattutto intermodalità: è questo il concetto chiave attorno al quale si muove la nostra strategia, in linea con gli obiettivi europei del Green Deal. Puntiamo a un sistema di trasporto integrato che renda il servizio più armonico ed efficiente, migliorando la qualità della vita dei cittadini”.
A esprimere soddisfazione è stato anche il direttore generale Maxmilian Di Pasquale (QUI LE SLIDE DEL SUO INTERVENTO), che ha sottolineato: “Il servizio filoviario si è rivelato sin da subito il più apprezzato e moderno mai realizzato in Abruzzo. Gli utenti hanno risposto con entusiasmo e questo ci inorgoglisce: conferma che l’obiettivo degli 8.000 passeggeri giornalieri entro fine anno è realistico e alla portata. La vera sfida è rendere sempre più interconnesso il sistema, arrivando a una piena intermodalità regionale, capace di integrare ferrovia, gomma e filovia in un unico disegno coerente”.
Accanto alla testimonianza del management, il confronto ha dato spazio al mondo accademico e ad altre esperienze italiane, coinvolgendo operatori e industria
Per Gino D’Ovidio, professore di Ingegneria dei Trasporti all’Università dell’Aquila: “Le corsie dedicate rendono il trasporto pubblico più efficiente e competitivo; è un dato di fatto che i sistemi di trasporto collettivo assicurano il livello più basso di emissioni per passeggero e per chilometro. Il filobus, rispetto ad altre soluzioni, presenta emissioni drasticamente più contenute”. QUI LE SLIDE DEL SUO INTERVENTO
Dal fronte nazionale, Davide Mezzadri, direttore tecnico di TEP Parma, ha illustrato il progetto da 70 milioni di euro per una nuova linea filoviaria lunga 8 chilometri che collegherà la stazione ferroviaria con il Campus Universitario: “Sarà la quinta linea della nostra rete e si integrerà con le altre esistenti, proponendo un’offerta competitiva e in linea con le migliori città europee”.
Esperienza condivisa anche da Massimiliano Cantoni, responsabile della pianificazione servizi di Agenzia Mobilità di Modena e direttore dell’esercizio filoviario di SETA: “Il filobus rimane per noi un asset fondamentale: abbiamo in programma una gara per l’acquisto di ulteriori quattro mezzi e parallelamente stiamo investendo sull’idrogeno, con la realizzazione di una stazione di rifornimento interna”.


Non è mancata la voce del settore industriale, con Calogero Taibi, amministratore delegato di Kiepe Italia: “Siamo orgogliosi di avere collaborato con Tua nella messa in esercizio dei filobus a Pescara. Quando si parla di elettrificazione dei servizi, è evidente che occorra trovare un compromesso tra infrastrutture e tempi di ricarica: in questo il filobus rappresenta la soluzione più performante”.
Dunque Tiziano Gavardini, Direttore Operativo KMobility – Karsan, che ha ricordato come negli ultimi anni il costruttore abbia messo a punto una gamma completa di autobus elettrici da 6 a 18 metri, diventando uno dei principali attori nel mercato italiano degli autobus a batteria: nei primi otto mesi del 2025, Karsan ha immatricolato 72 autobus elettrici in Italia (terzo player per immatricolazioni, dietro Iveco Bus e King Long). Recentemente Karsan si è aggiudicata una gara d’appalto per 42 veicoli da 18 metri per il progetto del Bus Rapid Transit a Bari.
Infine Riccardo Cornetto, Direttore Commerciale Solaris Italia: il costruttore polacco Terzo per immatricolazioni nei primi 8 mesi dell’anno con 240 unità, di cui 53 elettriche. A portafoglio Solaris è uno dei pochi costruttori a offrire il filobus, il Trollino, con consegne importanti a Genova e Milano. E in rampa di lancio, al Busworld di Bruxelles a inizio ottobre, c’è il Solaris Urbino da 10.5 metri, con nuova architettura modulare e rinnovate batterie.
