Dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza arrivano 1,9 miliardi di euro per l’acquisto di bus ecologici e la realizzazione delle infrastrutture ad hoc. «Oggi la Conferenza unificata ha dato via libera a uno degli investimenti più importanti sia a livello dimensionale, sono 1,9 miliardi, ma anche sul piano simbolico e cioè l’acquisto e la realizzazione infrastrutture per bus ecologici nei comuni di media e grande dimensione”. Così il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, in conferenza stampa facendo il punto sull’attuazione del Pnrr.

«È una trasformazione del sistema di trasporto pubblico – precisa il titolare del Mims – che è molto complessa. E questo finanziamento consentirà di accelerare a chi si è già incamminato in questa direzione e consentirà a chi non l’ha ancora fatto di acquistare i mezzi e dotare i depositi di elettrificazione e nuovi strumenti».

«Con l’intesa – spiega ancora Giovannini – il Mims raggiunge il 96,5% di assegnazione a tutti gli enti attuatori. Parliamo di 59 miliardi sui 61,4 di competenza del nostro ministero, Nel paese c’è molta attenzione al Pnrr e talvolta anche scetticismo sulla possibilità che l’Italia riesca ad avviare così tanti investimenti e riforme. Il lavoro svolto in conferenza con le Regioni in questi mesi ha consentito di raggiungere intese per oltre 25 miliardi, mentre altri finanziamenti sono andati alla rete ferroviaria italiana e alle autorità portuali».

Gelmini, intesa su flotte bus è fiore all’occhiello

«L’intesa raggiunta sulle flotte bus è un fiore all’occhiello non solo per il ministro Giovannini ma per tutto il governo”, lo ha detto la ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, durante la conferenza stampa per fare il punto sull’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dopo la Conferenza Unificata. «È grazie alle diverse intese che abbiamo raggiunto all’interno della Conferenza se è stato possibile ripartire in tempi rapidi tra le Regioni ben 25,6 miliardi. Oggi, grazie al ministro Giovannini, è stato possibile affrontare il tema delle flotte bus ma analoghe intese sono state raggiunte nelle scorse settimane sul fronte della rigenerazione urbana, delle Zes, sugli interventi infrastrutturali», ha aggiunto. «Devo ringraziare anche il presidente Fedriga perché stiamo lavorando a stretto contatto per fare in modo che ci sia una forte sinergia sulle diverse progettualità del piano. Sappiamo che il piano si incentra sulla transizione ecologica da un lato ma anche sulla mobilità sostenibile dall’altro», ha concluso la ministra.

Lo schema di decreto per il rinnovo degli autobus

Lo schema di decreto per il rinnovo degli autobus, approvato oggi in Conferenza Unificata, assegna 1,9 miliardi di euro ai Comuni capoluogo di Città metropolitana, ai Comuni capoluogo di Regione o di Provincia autonoma e ai Comuni con alto tasso di inquinamento, per l’acquisto di autobus a zero emissioni ad alimentazione elettrica o a idrogeno per il trasporto pubblico locale. Le risorse possono essere utilizzate anche per la realizzazione delle infrastrutture di supporto per il rifornimento e l’alimentazione dei mezzi. I Comuni, per accedere alle risorse, devono presentare una manifestazione di interesse impegnandosi all’acquisto dei mezzi ecologici secondo una precisa tempistica (almeno 717 autobus entro il 31 dicembre 2024, per arrivare a 2.690 entro il 30 giugno 2026). I contratti per le forniture devono essere aggiudicati entro il 31 dicembre 2023.
Gli autobus elettrici o a idrogeno da acquistare devono essere dotati di attrezzature per l’accesso e il trasporto delle persone a mobilità ridotta, conta-passeggeri attivo indipendentemente dalla rilevazione elettronica del biglietto, dispositivi per la localizzazione, la videosorveglianza e dispositivi di protezione del conducente. Eventuali ulteriori attrezzature, comprese le strutture porta biciclette per agevolare l’integrazione dei sistemi di mobilità, sono ammesse al finanziamento nella misura massima del 5% del costo complessivo del veicolo.

IL DOCUMENTO DEL MIMS

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