Non è più rinviabile un nuovo piano nazionale destinato agli investimenti per il rinnovo delle flotte di autobus destinati al trasporto pubblico locale. È questo, in estrema sintesi, il messaggio, o meglio l’appello lanciato da Maria Fiorentino, Vicepresidente Federauto e responsabile della sezione Autobus, a latere del Convegno Nazionale Asstra.

«I target europei in materia di transizione ecologica degli autobus sono ancora distanti, nonostante il comparto degli autobus urbani sia l’unico nell’ambito dell’universo Automotive in cui la tecnologia del Full Electric sta avendo un qualche riconoscimento di mercato. L’effetto delle ingenti risorse Pnrr si sta ormai esaurendo, ora occorre un nuovo piano organico a sostegno delle Aziende tpl che devono continuare ad investire per l’adeguamento tecnologico del parco», le parole di Fiorentino. Che, a seguire, evidenziando l’effetto positivo che l’adozione del Pnrr ha generato per la riduzione dell’età media degli autobus di linea, che è passata in meno di 4 anni da 12 a 10 anni circa, ha aggiunto: «Federauto condivide la linea esposta dalle aziende tpl associate in Asstra, secondo cui occorre individuare nuove risorse per almeno 1 miliardo/anno al fine di coprire il fabbisogno necessario a mantenere l’anzianità media del parco all’attuale quota di 10 anni circa».

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E ancora: «Quello che serve è un nuovo piano nazionale per gli investimenti per il rinnovo del parco bus tpl che abbia come caratteristica la tempestività attuativa, una sufficiente consistenza finanziaria e un approccio tecnologicamente neutrale. Serve quindi una pianificazione degli investimenti più flessibile di quella che abbiamo avuto sinora, tenendo conto non solo della transizione verso i bus elettrici, ma anche del contributo alla riduzione dei climalteranti e degli inquinanti che possono offrire gli autobus termici di ultima generazione, alimentati con i carburanti rinnovabili, come i Biofuels e il Biometano, che sono attualmente l’unica soluzione pulita compatibile con le missioni degli autobus Classe II, in un’ottica di pluralità tecnologica essenziale per raggiungere concretamente i target di decarbonizzazione che ci siamo imposti».

Fiorentino, infine, ha dichiarato: «Fa bene quindi il MIT ad accelerare sui decreti attuativi relativi al secondo e terzo quinquennio del Piano Strategico per la Mobilità Sostenibile, al fine di allocare le risorse residue in gran parte già impegnate e anticipate dalle Aziende. Ma adesso occorre voltare pagina ed avviare un nuovo programma di finanziamento, pluriennale, per facilitare la pianificazione/ programmazione della domanda e dell’offerta, con evidenti vantaggi sia per l’efficienza del sistema che per il corretto rapporto tra costruttori, dealer e i propri clienti/operatori. Vorrei anche sottolineare che è necessaria una compartecipazione delle aziende al rinnovo del parco, una quota di autofinanziamento, quindi, consentirebbe di ottenere in tempi più rapidi la sostituzione degli Euro III ed Euro IV ancora presenti in misura importante nel parco circolante».

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