Una nuova vita per le fermate degli autobus a Verona e dintorni. Già, perché ATV Azienda Trasporti Verona – ha deciso di cambiare il look alle palette, attraverso un piano di restyling grafico e di contenuti delle mille fermate urbane e di quelle provinciali.

Una comunicazione rinnovata, più leggibile e immediata, fermate subito identificabili, destinazioni più facili da individuare per l’utente. Si presentano così i pannelli informativi per effetto del lavoro condotto da ATV negli ultimi mesi. In fase di completamento sulla rete cittadina, il lavoro è destinato ora ad allargarsi anche all’ambito delle fermate provinciali. Obiettivo del progetto – al di là dell’aspetto estetico – è stato quello di rendere il più possibile semplice e immediata la comprensione delle informazioni fornite dai pannelli di fermata, che rappresentano per buona parte dell’utenza il primo strumento di orientamento per muoversi sulla rete dei bus ATV.  

Partito da un’importante fase preliminare di studio delle migliori esperienze europee (Milano, Berlino, Essen, Parigi e Gothenburg in particolare), il piano ha mirato a svecchiare e migliorare sia la componente grafico-strutturale dei pannelli informativi, sia gli stessi criteri di denominazione delle fermate. Un lavoro importante – condotto da ATV e realizzato dalla società Clear Channel nell’ambito del contratto di concessione dello sfruttamento pubblicitario degli spazi di fermata – che unifica finalmente le differenze grafiche e di nomenclatura ereditate dalla precedente separazione di gestione dei servizi urbano ed extraurbano, rispettivamente operati, prima dell’unificazione in ATV, da AMT (servizio urbano) e APTV (servizio extraurbano).

Una grafica più razionale per ATV Verona

Da un punto di vista dell’impatto grafico, i nuovi pannelli di fermata si distinguono dai precedenti per una maggiore pulizia, leggibilità e attrattività degli elementi importanti per il passeggero, nonché per l’unificazione del colore di sfondo, ora bianco sia per i pannelli urbani che per quelli extraurbani. Dai numerosi colori che prima identificavano le diverse linee (soprattutto urbane), si è passati all’implementazione di solo tre colori: verde per le linee urbane e suburbane feriali, arancio per le linee urbane e suburbane festive e azzurro per le linee extraurbane.

Trovare (subito) la fermata sull’app

Particolare rilevanza e visibilità sono state date sia al nome, sia al codice della fermata, entrambi elementi che, nell’era dei travel planner e delle app dedicate, consentono all’utente di individuare facilmente e univocamente la fermata a cui si intende salire, con tutte le relative informazioni utili. Tramite la app ufficiale di ATV, Ticket Bus Verona, la ricerca effettuata in questo modo consente di consultare immediatamente la situazione in tempo reale delle linee in transito e, all’occorrenza, di pianificare comodamente e in autonomia il resto del viaggio. Un po’ come se, ora, ogni fermata fosse dotata di un pannello elettronico a messaggio variabile.

Indicazione dei capilinea “allineati” con i display dei bus

La novità più importante, strutturalmente parlando, riguarda la scelta di rimuovere i dettagli dei percorsi di ogni linea riportata nel pannello in favore della sola indicazione della destinazione finale. Il capolinea, o i capilinea, vengono indicati esattamente con il nome riportato anche sul display frontale e laterale dell’autobus per dare un inequivocabile segnale al passeggero che si trova nella giusta direzione. Il dettaglio del percorso, non più presente sul pannello, è ora valorizzato nel quadro orario, che, essendo posto ad altezza vista, è facilmente consultabile.

Nuovi criteri di identificazione delle fermate di ATV Verona

Parte fondamentale del progetto è quella della nuova denominazione delle fermate. I criteri di nomenclatura hanno attribuito maggiore importanza ai punti di riferimento di particolare attrattiva o interesse pubblico (Ospedale Maggiore, Portoni Borsari, Porta Vescovo, Università, ecc.), più spesso utilizzati in modo da rendere le fermate facilmente riconoscibili ed individuabili. I numeri civici, prima utilizzati in maniera massiccia, sono stati quasi interamente messi da parte in favore di un accessibile sistema che usa le lettere dell’alfabeto per identificare in maniera univoca i due elementi di una coppia di fermata. Ad esempio, le due fermate di Via XX Settembre più vicine all’università sono state denominate “Via XX Settembre / Università A” e “Via XX Settembre / Università B”. In questo modo, le due fermate sono facilmente identificabili come una coppia, e al tempo stesso, per l’utente sarà semplice determinare a quale delle due fermate aspettare per recarsi nella giusta direzione di marcia, anche consultando le mappe di Google o della app di ATV.

Nel caso di fermate “nodo”, come Porta Vescovo, in cui può essere ancora più complicato per l’utente determinare quale sia la fermata giusta, questo nuovo sistema semplifica ulteriormente la navigazione (“Porta Vescovo A”, “Porta Vescovo B”, “Porta Vescovo C” e “Porta Vescovo D”). Altri esempi di “nodo” sono le fermate di Corso Porta Nuova, Castelvecchio e dell’autostazione di Porta Nuova, in cui la distinzione a marciapiedi già da anni si è dimostrata immediata ed efficace.

Infine, più fermate sulla stessa strada sono identificate anche attraverso i numeri romani, sempre con l’obiettivo che siano univoche. Su una via lunga come Corso Milano, ad esempio, si potrà assistere a una coppia di fermate dai nomi “Corso Milano III A” e “Corso Milano III B”, per poi trovare, alla fermata successiva, una coppia denominata “Corso Milano IV A” e “Corso Milano IV B”.
La nuova grafica è già stata applicata nella maggior parte delle fermate del Comune di Verona, e si sta attualmente lavorando per la produzione e l’applicazione alle fermate della rete provinciale.

I commenti dell’azienda e delle istituzioni

«Il progetto rappresenta l’inizio di un percorso per portare Verona al livello delle migliori città europee», ha commentato il Presidente di ATV Verona, Massimo Bettarello. Che ha aggiunto: «Come ogni nuovo progetto può naturalmente essere perfezionato, e siamo aperti ai suggerimenti e alle osservazioni della cittadinanza. Trattandosi di un primo passo, l’investimento nella modernizzazione degli impianti di fermata continuerà in futuro anche e soprattutto nell’ottica della sicurezza, puntando a obiettivi quali pensiline più capillari sul territorio, più fruibili, meglio illuminate e dotate di sistemi di SOS».

«Il dialogo tra le fermate e la app velocizzerà e faciliterà l’utilizzo del servizio per tutta l’utenza. La possibilità di consultare in tempo reale le informazioni sulle linee passanti, a completamento delle chiare informazioni di direzione già esposte in fermata, rappresenta una risorsa preziosa. Al tempo stesso, è bene ricordare che il nuovo sistema non lascerà da parte la tipologia di utenza, come quella più anziana, che non utilizza i nuovi strumenti digitali: i percorsi dettagliati della linea, infatti, resteranno sempre facilmente consultabili all’interno del quadro orari». ha dichiarato il Direttore Generale di ATV Verona, Stefano Zaninelli.

«Il Trasporto Pubblico diventa più smart», ha aggiunto il vicesindaco e assessore alla Viabilità Luca Zanotto. «Non solo perché si dota di nuove tecnologie, ma anche perché diventa più accessibile a tutti. Grazie alle app, grazie alle funzionalità di geolocalizzazione che semplificano l’utilizzo del bus, alla capacità di individuare la fermata in modo univoco e l’accesso a orari in tempo reale ed itinerario dei mezzi, il trasporto pubblico è più accogliente, più semplice e più accessibile anche all’utenza che non lo utilizza spesso, come quella turistica», ha dunque proseguito.

«Il progetto è un passo importante nel percorso di miglioramento dell’arredo urbano. Un percorso che, agevolando visibilità e comunicazione, potrà incentivare l’uso del servizio di trasporto e stabilire un punto di partenza condiviso fondamentale per migliorare, oltre che l’accessibilità al servizio, anche la sicurezza dell’utenza», ha concluso l’assessore alle Attività economiche e produttive, Commercio e Arredo urbano Nicolò Zavarise.

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