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Il 15 gennaio scorso, con una sentenza che farà storia, il Consiglio di Stato ha dato ragione ad Iveco bus. Atm Milano dovrà così risarcire Iveco e non potrà acquistare da Solaris i rimanenti 125 autobus Classe I da 12 metri oggetto del contratto quadro da 250 bus. Secondo l’istanza presentata da Iveco, e accolta dal giudice, l’offerta di full service di Solaris presentava alcune anomalie. Il Consiglio di Stato mette così la parola fine a una storia che si trascina dal 23 dicembre 2013 quando la gara in oggetto era stata vinta da Bredamenarini (all’epoca ancora Finmeccanica) e poi, a causa di un eccesso di ribasso, aggiudicata a Solaris. Iveco, già all’epoca, aveva alzato il braccio facendo ricorso. Il 16 aprile 2015 il Tar revoca la sospensiva e il giorno dopo Atm firma il contratto con il Gruppo polacco. Il Tar, in quell’occasione, non ritenne gli argomenti sollevati da Iveco «tali da supporre un errore di procedura da parte di Atm di Milano». Finita qui? No. Da qui la parola passa al tribunale regionale amministrativo che nel giugno del 2015 scrive nero su bianco che Atm Milano deve risarcire Iveco Bus per il mancato introito e acquistare i rimanenti 125 autobus oggetto della gara d’appalto da Iveco. Sentenza a cui la stessa Atm risponde con il ricorso al Consiglio Stato in quanto non condivide «le argomentazioni di fatto e di diritto espresse dal Giudice, frutto anche di una lettura parziale dei dati economici di riferimento, pur nel rispetto della sentenza». Il 15 gennaio scorso la risposta del Tar è arrivata. Sarà quella definitiva?

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