Asstra: fino a 550mila spostamenti al giorno non garantiti riducendo la capienza
Riduzione capienza mezzi: lo studio Asstra mostra che diminuendo la capienza dei mezzi, fino a 550mila spostamenti al giorno non garantiti. Ogni giorno,Ā in epoca pre-Covid, circa 16 milioni di viaggi ogni giornoĀ venivano soddisfatti utilizzando i servizi diĀ trasporto pubblico locale, riassume l’organizzazione. Che fa presente comeĀ le frequentazioni dei mezzi pubblici non abbiano ancora recuperato i livelli […]
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Riduzione capienza mezzi: lo studio Asstra mostra che diminuendo la capienza dei mezzi, fino a 550mila spostamenti al giorno non garantiti.
Ogni giorno,Ā in epoca pre-Covid, circa 16 milioni di viaggi ogni giornoĀ venivano soddisfatti utilizzando i servizi diĀ trasporto pubblico locale, riassume l’organizzazione. Che fa presente comeĀ le frequentazioni dei mezzi pubblici non abbiano ancora recuperato i livelli ordinari.
Ā«Le riduzioni varianoĀ da un -50% ad un -60%Ā rispetto allo stesso periodo della precedente annualitĆ con perdite per circa 8 milioni di viaggi al giornoĀ».
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Asstra: limite all’80% rispettato
Le indagini svolte da Asstra presso gli operatori del trasporto pubblico locale, si legge in una nota diramata dall’associazione di categoria, hanno evidenziato alcune informazioni.
Ā«Anche nelle ore di punta mattutine e pomeridiane, momenti della giornata in cui avviene la maggior concertazione di passeggeri a bordo dei mezzi,Ā sono stati rispettati i limiti alla capienza dellā80% stabiliti dal DPCM 7 settembre 2020.
“Ulteriori disposizioni attuative del decreto legge 25 marzo 2020 n.19 recante misure urgenti per fronteggiare lāemergenza epidemiologica da COVID -19 e del Decreto Legge 16 maggio 2020 n.33 recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare lāemergenza epidemiologica da COVID-19āĀ».
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Ā«275mila persone non potrebbero andare al lavoro coi mezziĀ»
Prosegue Asstra.
Ā«In presenza di unaĀ riduzione ulteriore del valore del coefficiente di riempimento dei mezzi attualmente consentito (80%), risulterebbe difficile per gli Operatori del Tpl continuare a conciliare ilĀ rispetto dei protocolli anti Covid-19. Ma anche garantire il diritto alla mobilitĆ per diverse centinaia di migliaia di utenti ogni giorno. Il conseguenteĀ rischio ĆØ di fenomeni di assembramento alle fermate e alle stazioni.
Solo nelle ore di punta mattutine si rischierebbe infatti di non poter soddisfareĀ da oltre 91 mila (ipotesi capienza massima consentita al 75%) a circa 550 mila spostamenti ogni giorno (scenario al 50%), arrecando unĀ notevole disservizio quotidiano allāutenza.
Esprimendo tale dato in termini di singola persona, significherebbe ad esempio, nellāipotesi di riduzione al 50% della capienza massima consentita,Ā impedire a circa 275 mila persone al giorno di beneficiare del servizio di trasporto sia per motivi di studio che di lavoroĀ».
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Meno posti, piĆ¹ auto, piĆ¹ inquinamento
Ipotizzando che lāutenza trasferisca le proprie abitudini di mobilitĆ dal mezzo pubblico allāautovettura, una riduzione della capienza massima nei mezzi di trasporto cosa potrebbe generare?Ā
Ā«Da oltre 42 mila a oltre 250 mila spostamenti in auto in piĆ¹ ogni giorno. Questo, solo nelle ore di punta mattutine – calcolano dall’ufficio studi di Asstra –.
Inevitabili sarebbero leĀ ripercussioni negative in termini emissioni inquinanti, soprattutto nei grandi centri urbani, ed emissioni climalteranti. Senza considerare gli effetti sulla congestione stradale derivanti da un maggiore utilizzo del suolo e sul tasso di incidentalitĆ .
Lāautovettura, rispetto ad un autobus, emette per passeggero*km maggiori emissioni di CO. Per un valore pari +1.741%, oltre che il +57,1% di PM10 ed il +42,1% di PM2,5. Per quanto riguarda laĀ CO2, in ItaliaĀ unāauto emette in media in cittĆ oltre 3 volte di anidride carbonica rispetto ad un autobus, con un valore pari alĀ +213,6%Ā».