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Salire sull’autobus, chiedere il posto tramite il telefonino e vedere un altro pendolare alzarsi a pochi metri di distanza. Chi l’ha avvertito? Sempre il telefonino, ça va sans dire. Per una società con gli occhi fissi sullo schermo dello smartphone, ora anche la cessione del posto sul bus a chi ne ha bisogno può godere della transazione di un’app. Si tratta di “Babee on board” ed è stata inventata per rendere più semplice alle donne in gravidanza trovare un posto libero dove sedersi sul mezzo pubblico, specialmente nelle fasi in cui lo stato di “attesa” non è ancora evidente.

L’app è pensata per le donne agli inizi della gravidanza

“Babee on board” consiste, in realtà, di due app che comunicano via bluetooth (così da poter essere utilizzate anche nella metro, quando non c’è rete). Una è “Request a seat”, attraverso la quale è possibile spedire il messaggio: «Alzati, c’è una donna in gravidanza vicino a te che avrebbe bisogno di sedersi» a chi si trova nelle vicinanze ed è dotato della seconda app, “Offer Seat”. Secondo gli sviluppatori, si tratta di un’applicazione particolarmente utile per le donne negli stadi iniziali della gravidanza, quando la pancia non è ancora pronunciata ed è difficile trovare il coraggio per chiedere un posto a sedere. «Diverse donne ci hanno detto che le prime fasi della gravidanza sono state proprio quelle in cui si sentivano più deboli» ha affermato Hew Leith, Ceo dell’azienda sviluppatrice di app 10X.

Ricavato in beneficienza

L’app “Request Seat” non è gratis, ma persegue un nobile intento. Costa 3.99 dollari, e il ricavato verrà donato a un’associazione che opera coi bambini. L’obiettivo del sistema a pagamento è fare in modo che venga scaricata solo da coloro che hanno veramente bisogno di servirsene, evitando scherzi o utilizzi poco seri. L’app correlata per offrire il proprio posto, invece, può essere scaricata gratuitamente. Il lancio è avvenuto a Londra a fine gennaio.

 

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