Lavoratori salvi: Marozzi dismette l’organico lasciando contenti i sindacati. Trenta ore di trattativa presso il ministero del Lavoro hanno dato i frutti sperati, ufficializzati nella giornata di ieri (7 marzo). Si è infatti conclusa con «un accordo che salva tutti i lavoratori coinvolti», secondo le parole affidate ad una nota stampa da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl Fna, la vertenza dell’azienda di trasporto pugliese Marozzi che aveva avviato le procedure di licenziamento collettivo. «Finalmente – dicono i sindacati – la vertenza si è conclusa con esito positivo ed, in considerazione della gravità del contesto, è soddisfacente il risultato raggiunto».

autobus marozzi

I sindacati su Marozzi: il miglior risultato possibile

Come noto, Marozzi appartiene al gruppo Sita Sud, a sua volta nelle mani della famiglia Vinella (amministratore delegato è il presidente Anav Giuseppe Vinella). Riprendendo le dichiarazioni rilasciate dai rappresentanti dei lavoratori, i sindacati fanno presente che «pur non condividendo la decisione aziendale di adottare un diverso modello organizzativo rispetto all’attuale, e fermo restando che le decisioni assunte in conseguenza della procedura non costituiscono né costituiranno un precedente condivisibile per ulteriori e diverse situazioni che dovessero verificarsi, hanno deciso di sottoscrivere l’accordo con l’esclusiva finalità di tutelare i lavoratori ed i relativi livelli occupazionali».

Lavoratori Marozzi accompagnati alla pensione

L’accordo di ieri è stato raggiunto dopo una fumata nera di inizio anno. «L’accordo con la società, dopo un’estenuante confronto durato più di 30 ore consecutive ed anche grazie al contributo dei Ministeri del Lavoro e delle Infrastrutture e Trasporti individua soluzioni dignitose per i lavoratori coinvolti dalla procedura». Ecco quali: «Tra i termini dell’accordo – spiegano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna – c’è l’accompagnamento alla pensione, l’incentivo all’esodo».

I lavoratori giovani saranno ricollocati

«Agli addetti ancora in forza, e lontani dal requisito pensionistico, viene accordata la possibilità di scegliere tra due opzioni: essere ricollocati presso l’azienda Sita Sud, nell’arco di un periodo massimo di Naspi di 24 mesi, con la conservazione del parametro attualmente maturato, nonché un riconoscimento economico per il passaggio ed il mantenimento delle garanzie e dei diritti riconosciuti ai sensi dell’art. 18 l. 300/70, non applicando il Jobs Act. In alternativa possono essere ricollocati in tempi brevi presso una delle aziende partners di Marozzi, con l’obbligo dell’applicazione del ccnl autoferrotranvieri, sempre con un riconoscimento economico e mantenendo la stessa residenza lavorativa. Per questi ultimi l’accordo prevede il riconoscimento di una clausola di salvaguardia, che consiste nel diritto al “ripensamento”, esercitando il quale si potrà optare per una collocazione successiva in Sita Sud». «Dopo un percorso iniziato il 13 novembre scorso, data di apertura della procedura – concludono i sindacati – l’accordo di oggi restituisce dignità ai lavoratori che hanno contribuito a fare di Marozzi un’azienda leader del trasporto interregionale».

 

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