Riparte da qui il trasporto pubblico di Alessandria. Riparte anche grazie a una spennellata di blu, un po’ casuale e un po’ benaugurale, che caratterizza questi 9 autobus (che diventeranno 10 a breve) targati Otokar acquistati da Amag. Un investimento, da circa 2 milioni di euro, che dà ossigeno a un parco, quello alessandrino, schiacciato dalla ruggine del tempo. La consegna ad Amag, l’azienda che da quest’anno ha sostituito Atm nell’erogazione del servizio tpl ad Alessandria, si è svolta oggi, 8 settembre, alla presenza delle istituzioni cittadine e delle prime linee di Amag nonché dai rappresentati della Mauri System (azienda che distribuisce il marchio Otokar in Italia). L’investimento di Amag, oltre ai 10 nuovi autobus, si completa con 4 Iveco Crossway Classe II (usati) acquistati dal fallimento di un’azienda dell’Est Europa.

Amag Alessandria sceglie Otokar

I dieci Otokar sono i Kent C da 12 metri contano al loro interno 26 posti a sedere a cui si aggiungono gli 82 posti in piedi, il tutto completato dall’area per la carrozzella. A muovere i low floor turchi pensa il sei cilindri Cummins da 278 cavalli che lavora in tandem con la trasmissione automatica Voith Diwa 6. Gli Otokar Kent di Alessandria sono certificati secondo la direttiva della sicurezza della carrozzeria (ECE R66) e dispongono di una serie di telecamere di sicurezza.

Ecco il 300esimo Otokar in Italia

La consegna di Alessandria rappresenta, per la Mauri System di Desio, un traguardo importante. Uno dei 9 Kent esposti ad Alessandria, infatti, è il 300esimo Otokar venduto in Italia. «Mauri, dopo essere stata per decenni un costruttore di autobus», si legge in una nota, «è il rappresentante unico per l’Italia di Otokar con una quota di mercato italiano del 3 per cento». Il 2017, secondo le previsioni, la Mauri System chiuderà il mercato con 74 unità vendute, cioè 10 in più rispetto all’anno precedente.

 

Alessandria, la storia recente

La storia dell’azienda di trasporto pubblico di Alessandria è conosciuta ai più. Tutto ha inizio nel 2016 quando il tpl alessandrino, dopo anni di burrasca, inizia a ballare pericolosamente ai bordi di un baratro. La situazione peggiora a tal modo che il giudice ne decreta il fallimento. A quel punto il governo della città, con un grande gesto di responsabilità, riacciuffata per i capelli il servizio pubblico e lo trasferisce ad Amag Holding (100 per 100 comune di Alessandria). Si avvia così il procedimento di vendita che viene perfezionato, nel marzo 2017, tramite una gara pubblica per la ricerca del partner con cui costituire l’Ati. Sono in tutto sei le aziende interessate a rilevare il posto dell’azienda piemontese: Line di Pavia, Bus company di Saluzzo, Arfea di Alessandria, Gtt di Torino, Tper dell’Emilia Romagna e Busitalia.

La LINE (vedi famiglia Zoncada) si aggiudica la gara e l’85 per cento delle quote (il restante 15 restano di proprietà di Amag, cioè pubbliche). Oggi Amag, tramite un contratto di servizio che scade del 2020, gestisce 2,3 milioni di chilometri/anno tramite 77 autobus per il tpl, 23 scuolabus e una manciata di bus per il trasporto dei disabili.

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