La Lombardia apre i cordoni della borsa: 671 milioni di euro alle Agenzie Tpl
671 milioni di euro dalle casse di Regione Lombardia a quelle delle Agenzie del Trasporto Pubblico Locale regionale. Lo stanziamento, deciso con una delibera approvata dalla giunta su proposta dell’assessore ai Trasporti e Mobilità Sostenibile Franco Lucente, prevede 666 milioni di euro per il 2025 e 5 per il 2026 (questi ultimi per le aree […]

671 milioni di euro dalle casse di Regione Lombardia a quelle delle Agenzie del Trasporto Pubblico Locale regionale. Lo stanziamento, deciso con una delibera approvata dalla giunta su proposta dell’assessore ai Trasporti e Mobilità Sostenibile Franco Lucente, prevede 666 milioni di euro per il 2025 e 5 per il 2026 (questi ultimi per le aree montane a debole domanda).
Di seguito la ripartizione tra le diverse Agenzie Tpl della Lombardia per il 2025:
- Bergamo 53.117.096 euro;
- Brescia 60.847.550 euro ;
- Como–Lecco–Varese 70.010.792 euro;
- Cremona–Mantova 35.287.017 euro;
- Milano-Monza/Brianza-Lodi-Pavia 437.477.895 euro;
- Sondrio 9.205.993 euro
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Il finanziamento di Regione Lombardia alle Agenzie Tpl
La delibera individua una prima attribuzione di risorse facendo riferimento alle regole di riparto tra Agenzie del Tpl definite nell’accordo del 28 marzo 2025, «successivamente vi sarà una ulteriore suddivisione delle risorse che deriveranno dal progressivo aumento del Fondo Nazionale Trasporti e dall’applicazione dei nuovi criteri definiti a livello statale», ha spiegato Lucente. Quelle stesse Agenzie Tpl dalle quali la Regione stessa vuole uscire per rafforzare il proprio ruolo nella gestione dei trasporti: sembra un paradosso, ma non lo è, come abbiamo spiegato nell’articolo qui sopra.
L’assessore, dunque, ha così concluso: «Un impegno importante che conferma la massima attenzione di Regione Lombardia nei confronti di un settore nevralgico per la quotidianità dei cittadini. Grazie a queste risorse le Agenzie disporranno delle risorse finanziarie per garantire il trasporto pubblico locale, servizio essenziale per la mobilità e l’economia dell’intero territorio regionale. Inoltre, potranno garantire la sostenibilità economica degli affidamenti e dell’equilibrio economico delle aziende del sistema, comprese le retribuzioni e l’assolvimento degli obblighi verso i fornitori. La vigente normativa statale, infatti, prevede, un incremento delle risorse da ripartire tra le Regioni, determinando un riparto del Fondo Nazionale Trasporti per l’anno in corso non inferiore a quello dell’anno precedente, nonostante si stiano ridiscutendo le regole di riparto del Fondo».