Un app per tracciare e monitorare in tempo reale la posizione dei mezzi pubblici, ottenendo così una previsione precisa sul loro arrivo. Si chiama PadoVia e, come è facilmente intuibile, è nata a Padova, dall’intuizione di Yassin, un ragazzo di appena 16 anni.

Perché e come è nata PadoVia

L’avventura di PadoVia nasce da numerose disavventure dello stesso Yassin, ovvero i ritardi o gli anticipi dell’autobus che doveva prendere. Così, dopo l’ennesimo disagio, il giovanissimo programmatore ha iniziato a studiare in lungo e in largo l’app di Busitalia per capire come geolocalizzare le corse urbane ed extraurbane; una volta resosi conto dei limiti della tecnologia utilizzata, ha messo gli occhi sullo standard GTFS, che raccoglie le informazioni su viaggi, percorsi e turni degli autobus, fino ad arrivare all’estensione GTFS-RT che permette di conoscere e sfruttare i dati in tempo reale dei dispositivi installati vicino al volante dell’autista.

Da CMap a PadoVia

Dunque, Yassin è passato dalla teoria alla pratica: dopo aver inviato e ottenuto la richiesta per accedere ai suddetti dati, ha dato alla luce CMap. Il primo prototipo dell’app, però, funzionava solo se gli autisti registravano i turni di lavoro. Quindi un nuovo step, quello decisivo: sfruttare i dati delle centraline di bordo. Risultato? Conoscere la posizione di ciascun autobus ogni 15 secondi.

Poi, visto che l’unione fa la forza, Yassine ha ricevuto l’aiuto dell’amico Grigory: i due hanno sviluppato in algoritmo capace di stimare con ulteriore affidabilità la posizione dei mezzi e l’orario di arrivo. Ma non è stato questo l’ultimo colpo di pennello al piccolo-grande capolavoro: i due hanno scelto un nome più accattivante, riconoscibile e legato alla città… PadoVia.

Partita con appena 30 utenti giornalieri, PadoVia si è fatta conoscere e apprezzare man mano, arrivando presto a centinaia di utenti e poi a migliaia. E adesso, con l’ingresso nel team anche di Giacomo e Giovanni, il progetto continua a perfezionarsi, a crescere e anche a espandersi: ora, nel mirino, anche altre città del Veneto, come Venezia e Treviso.

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