⚡️

L’Oem ha anche un piano di investimenti in corso di 600 milioni di euro nei prossimi anni, come già annunciato durante il Capital Markets Day di Iveco Group a marzo. La maggior parte sarà dedicata allo sviluppo di una nuova piattaforma di veicoli a zero emissioni per i segmenti urbano e interurbano in Europa, sfruttando gli impianti esistenti e il centro di ricerca e sviluppo in Francia.

Iveco Bus: autobus elettrici anche ad Annonay

Durante la tavola rotonda sul tema “Strategia industriale europea: Is Mobility an Opportunity to Reindustrialize Europe?” tenutasi la scorsa settimana all’EuMo Expo di Strasburgo, Domenico Nucera, Presidente di Iveco Bus e Presidente 2024 della divisione Bus and Coach dell’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA), ha evidenziato le principali sfide che tutti gli stakeholder del settore autobus devono affrontare per sostenere l’accelerazione della transizione verso veicoli a zero emissioni e soddisfare le ambiziose normative europee. Entro il 2030, il 90% dei nuovi autobus urbani dovrà essere a emissioni zero, una sfida che richiede significativi investimenti industriali per i produttori che intendono sostenere una produzione europea competitiva di veicoli a emissioni zero.

Per raggiungere questo obiettivo, Iveco Bus ha deciso di elettrificare lo storico stabilimento francese di Annonay, per integrare nelle linee di assemblaggio la produzione dei modelli elettrici Heuliez GX Elec e Iveco E-Way, finora gestiti solo dal sito di Rorthais, anch’esso in Francia.

Le linee accoglieranno anche la produzione dei nuovi modelli E-Way H2 a celle a combustibile. Inoltre, nel sito è stata introdotta un’unità dedicata all’assemblaggio di batterie elettriche di ultima generazione, sottolinea Iveco Bus. Il produttore sarà meglio posizionato che mai per affrontare le sfide della necessaria transizione energetica.

Sebbene gli sforzi dei produttori siano essenziali, il successo di questa rivoluzione industriale richiederà la mobilitazione di tutte le parti interessate, sottolinea Iveco Bus: “Il sostegno finanziario degli Stati e dell’Unione Europea sarà fondamentale per questa trasformazione, insieme a una maggiore cooperazione con gli operatori del trasporto pubblico”.

Mantenere una produzione competitiva in Europa è una sfida ma anche un’opportunità di reindustrializzazione”, ha dichiarato Domenico Nucera. “Stiamo raccogliendo la sfida della transizione energetica investendo massicciamente nei nostri siti produttivi in Francia, così come in Italia e nella Repubblica Ceca”. “Se tutti noi, come parti interessate, lavoriamo efficacemente insieme, possiamo affrontare con successo queste sfide e sfruttare al meglio le opportunità che esse presentano per la reindustrializzazione dell’Europa”, ha concluso Domenico Nucera.

In primo piano

PODCAST / AUTOBUS Weeky – Episodio #4

Abbiamo pensato a lungo se e come realizzarlo. E oggi, dopo un’estate di ragionamenti, con l’arrivo dell’autunno abbiamo deciso di procedere e dare alla luce il nostro podcast. Il nome è AUTOBUS Weekly, avrà cadenza settimanale – come il nome fa intuire – e in pochi min...
News

Yutong U12, l’urbano elettrico che ha fatto all-in sulla sicurezza

Yutong è il più grande costruttore di autobus al mondo per volumi: considerando tutti e quattro gli impianti produttivi a Zhengzhou e tutte le tipologie di veicoli a portfolio (compresi anche i truck, per esempio), l’Oem è in grado di produrre fino a 150.000 pezzi l’anno, un numero impressionante: a...

Setra ComfortClass, questione di storia… e di stile

Vent’anni di ComfortClass, vent’anni di eleganza, sicurezza ed efficienza. Eleganza, sicurezza ed efficienza che fanno rima con Setra, il brand della famiglia Daimler che da sempre – e in modo ancor più forte con l’ingresso della Kässbohrer nell’allora EvoBus, controllata dal gigante di Stoccarda – ...

Articoli correlati