I contorni di una transizione, quella verso l’elettrico, ormai ineludibile, il rilancio dei sistemi Brt, il quadro normativo dell’Europa, le possibili ripercussioni sul rinnovo delle flotte. Ma anche la presentazione, fresca fresca di Summit a Stoccolma, della piattaforma Apollo-Eu volta ad aiutare città e operatori lungo la strada che porterà alla messa in esercizio di flotte di autobus a trazione alternativa.

Sono gli argomenti della chiacchierata con Umberto Guida, direttore del dipartimento Knowledge and innovation di Uitp.

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Umberto Guida, lei dirige il dipartimento Knowledge and innovation in Uitp. Di cosa si occupa il suo team?

«Il dipartimento è composto da circa 30 persone e si occupa della produzione della conoscenza per tutte le attività di Uitp. Produciamo conoscenza attraverso progetti, comitati, partnership, per i nostri membri e come supporto alle nostre attività di training e advocacy. Il dipartimento è diviso in cinque unità. Quella dedicata all’autobus ha in forza un ‘core group’ di cinque persone più un’altra decina da altri dipartmenti o uffici regionali di Uitp (16 nel mondo) coinvolti nelle
attività specifiche».

Partiamo dall’ultima novità targata Uitp. Durante il Summit di giugno avete lanciato la piattaforma Apollo-Eu. Di cosa si tratta?

«Il progetto si inserisce nella ‘Clean Bus Initiative’ della Commissione Europea e ha l’obiettivo di facilitare l’adozione su larga scala di autobus puliti. La piattaforma, infatti, si pone l’obiettivo di aiutare le città e gli operatori interessati all’introduzione su larga scala di veicoli elettrici, ibridi o a gas. Ciò avviene attraverso attività di ‘capacity building’ (attraverso training, visite, formazioni) ma anche fornendo un aiuto durante le fasi di pianificazione e preparazione delle gare attraverso l’identificazione di esperti all’interno di una rete. Infine, la piattaforma faciliterà l’interazione tra clienti e fornitori. Come Uitp siamo molto orgogliosi di essere stati chiamati al coordinamento del progetto. E credo che possa essere di sicuro interesse per gli operatori e le autorità italiane, in particolare adesso che, come sembra, c’è disponibilità di fondi per il rinnovo di flotte, e adesso che la direttiva sui veicoli puliti sta entrando in fase attiva».

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