Il mondo delle regole, si sa, ĆØ spesso bizzarro, a dimostrarlo ĆØ il caso delle patenti europee negli Stati Uniti, raccontato da Roby Merlini, appena rientrato da un viaggio nella Grande Mela. Pensate un po’: se vi trasferiste per lavoro oltre Oceano, magari per guidare autobus o camion, la vostra patente europea non basterebbe, anzi dovreste tornare a scuola guida. Dopo un breve periodo iniziale (da 30 a 90 giorni, a seconda dello Stato federale), sareste chiamati a rifare l’esame. E parliamo di un Paese dove, ironicamente, ottenere la patente ĆØ spesso più semplice che in Italia, dove l’attesa per un esame può arrivare e superare i sei mesi.

Negli USA, i corsi full-time per la CDL (Commercial Driver’s License) durano in media da 3 a 7 settimane. Alcune autoscuole, come Schneider, parlano di 7 settimane standard, altre propongono percorsi lampo di 3-4 settimane. Ma esistono anche formule part-time più flessibili ma decisamente più lunghe. Un iter snello, certo, ma comunque obbligatorio per chi vuole guidare professionalmente.

Bus e camion negli USA

Le patenti professionali sono suddivise in tre classi: A per mezzi combinati pesanti con rimorchio; B per veicoli singoli oltre 11,8 tonnellate, come autobus e scuolabus, e la C, per minibus da 16 passeggeri in su o per il trasporto di merci pericolose. E in Australia, che prendiamo come termine di confronto? Qui le cose vanno meglio, almeno sotto certi aspetti. Nonostante la guida a destra, la patente europea può essere convertita senza esami, a patto di avere un regolare permesso di lavoro. Se poi vi state chiedendo dove convenga davvero trasferirsi, ecco una pillola utile basata su fonti verificate: negli USA, il risparmio mensile medio per un autista si aggira tra 300 e 700 dollari; in Australia, si sale a 700–1.000 dollari australiani, grazie a un costo della vita più equilibrato e a una sanitĆ  pubblica accessibile, che fa la differenza. Non dimentichiamo il cambio: l’euro resta la valuta più forte tra le tre.

Quanto si guadagna negli USA?

Gli stipendi lordi sembrano invitanti, infatti un autista può guadagnare tra 50.000 e 60.000 dollari lordi l’anno. Tuttavia, dopo le trattenute per tasse, previdenza, sanitĆ  e sindacato, il netto mensile, stando alle fonti, scende tra i 2.500 e i 3.500 dollari. Ma quello a cui si pensa poco ĆØ il costo della vita che ĆØ tutt’altro che leggero. Tra affitto, cibo, trasporti e assicurazione sanitaria, quello che resta a fine mese spesso ĆØ poco più di 500 dollari. Come dicono gli autisti americani: ā€œWe have a lot of deductions… take home is not enough after 40 hoursā€ (Abbiamo molte trattenute… quello che resta in busta non basta dopo 40 ore di lavoro.). Una frase che vale più di mille calcoli: anche lƬ si lavora tanto, si guadagna bene sulla carta, ma la realtĆ  ĆØ che tra trattenute e spese quotidiane, la vita da autista negli USA non ĆØ poi cosƬ dorata.

Gli USA vincono solo sui servizi

Negli USA i servizi per bus turistici sono ben organizzati e segnalati, con aree dedicate al carico e scarico, ma l’anello mancante ĆØ spesso il comfort per l’autista, come bagni e ristori. Quindi più efficienza logistica e meno attenzione al lato umano. Contrariamente, in Australia, i servizi per i bus sono ben organizzati, con una buona presenza di bagni, aree di sosta e punti ristoro per l’autista. La logistica ĆØ meno rigida rispetto agli USA, e c’è maggiore attenzione al benessere del conducente. Ā 

Meglio restare in Europa?

Forse sƬ, nonostante tutte le nostre burocrazie, le norme complesse e gli stipendi non sempre all’altezza, fare l’autista in Europa potrebbe comunque risultare più conveniente. A patto, ovviamente di scegliere bene dove lavorare e che ci sia un contratto dignitoso…

di Gianluca Celentano

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