Antitrust e ART bocciano l’affidamento in-house del servizio tpl a Riviera Trasporti
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha diffuso una nota nella quale ha contestato l’affidamento in house del contratto di servizio tpl a Riviera Trasporti, operatore della Provincia di Imperia, che detiene il 99% delle quote di RT. Anche l’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha spalleggiato l’Antitrust, denunciando insieme la mancata apertura di una […]

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha diffuso una nota nella quale ha contestato l’affidamento in house del contratto di servizio tpl a Riviera Trasporti, operatore della Provincia di Imperia, che detiene il 99% delle quote di RT.
Anche l’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha spalleggiato l’Antitrust, denunciando insieme la mancata apertura di una gara pubblica e le continue proroghe, contrarie alla normativa vigente – italiana ed europea – che chiedono la pubblicazione di bandi per affidare i contratti di servizio di trasporto pubblico locale, o – si legge «attraverso le altre modalità consentite, purché idonee a garantire adeguati livelli di efficienza e opportuni benefici per la collettività».
AGCM e ART: «No all’affidamento in-house a RT»
Ricordiamo come la Provincia di Imperia avesse già rinnovato per 12 mesi, dal primo luglio al 30 giugno 2025, il contratto di servizio a Riviera Trasporti e, poi, ancora, fino al 30 giugno 2026, «nonostante una gestione ventennale inefficiente e critica finanziariamente», dicono Antitrust e Art.
La risposta della Provincia di Savona
Alla botta dell’Antitrust e Autorità di Regolazione Trasporti è seguita la risposta della Provincia di Savona, per bocca del presidente Claudio Scajola: «La procedura per arrivare all’affidamento in house del servizio ha avuto la piena approvazione dell’Assemblea dei Sindaci e del Consiglio provinciale, ed è suffragata da un piano presentato dalla società valutato positivamente dai nostri consulenti. Siamo convinti della validità del percorso intrapreso e dei provvedimenti conseguentemente adottati. Per questo motivo faremo presente le nostre ragioni alle autorità competenti».
La Provincia ha ora 60 giorni di tempo per rispondere e far valere le proprie ragioni. E il primo luglio si avvicina…