Acea, a febbraio il mercato dell’autobus Ue in calo del 12,9%
A febbraio 2022, secondo i dati Acea, il mercato degli autobus dell’Ue è sceso del 12,9 per cento, per un totale di 1.851 unità vendute. Tra i quattro mercati chiave della regione, l’Italia ha registrato guadagni a doppia cifra (+32,1 per cento), seguita dalla Spagna (+7,1 per cento). Francia e Germania, invece, hanno subito perdite […]
A febbraio 2022, secondo i dati Acea, il mercato degli autobus dell’Ue è sceso del 12,9 per cento, per un totale di 1.851 unità vendute. Tra i quattro mercati chiave della regione, l’Italia ha registrato guadagni a doppia cifra (+32,1 per cento), seguita dalla Spagna (+7,1 per cento). Francia e Germania, invece, hanno subito perdite a doppia cifra (-20,2 per cento e -18,3 per cento rispettivamente). Da gennaio a febbraio, le vendite di autobus in tutta l’Ue sono diminuite del 9,6 per cento, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, raggiungendo le 4.143 unità. Tre dei quattro principali mercati dell’Ue hanno registrato cali: Germania (-10,7 per cento), Francia (-10,0 per cento) e Italia (-7,9 per cento). La Spagna, invece, ha registrato una crescita (+11,3 per cento).
Veicoli commerciali: la fotografia ACEA
A febbraio 2022, le nuove immatricolazioni di veicoli commerciali sono diminuite in tutta l’Unione Europea, in calo del 15,7 per cento su base annua a 131.874 unità, secondo i dati dell’Acea–European Automobile Manufacturer’s Association. Fatta eccezione per i veicoli commerciali pesanti, tutti i segmenti hanno registrato cali. In perdita anche i quattro mercati chiave della regione: Spagna (-23,3 per cento), Francia (-21,4 per cento), Germania (-8,1 per cento) e Italia (-4,8 per cento). Considerando il periodo da gennaio a febbraio, la domanda di veicoli commerciali nell’Ue è diminuita del 13,5 per cento su base annua a 257.127 unità immatricolate in totale. Spagna (-21,9 per cento), Francia (-19,3 per cento), Germania (-5,8 per cento) e Italia (-2,8 per cento) hanno tutte registrato cali. Il mese scorso, le vendite di nuovi furgoni (veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 tonnellate) in tutta l’Ue hanno registrato un altro calo a due cifre (-18,2 per cento) su base annua, poiché i produttori hanno continuato a soffrire per la carenza di semiconduttori. Guardando ai quattro principali mercati dell’Ue, Spagna (-27,1 per cento), Francia (-23,6 per cento) e Germania (-12,0 per cento) registrano perdite a doppia cifra, mentre l’Italia (-6,3 per cento) registra un calo più contenuto. Nel primo bimestre dell’anno le immatricolazioni di nuovi veicoli commerciali leggeri fino a 3, 5 tonnellate nell’Unione Europea sono diminuite, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, del 16,3 per cento, attestandosi a 206.345 unità.
I dati mercato per mercato
Tutti i principali mercati della regione hanno registrato flessioni, con la Spagna che ha registrato il calo più forte (-27,1 per cento). Le vendite di febbraio di nuovi veicoli commerciali pesanti (16 tonnellate o oltre) hanno registrato una crescita modesta (+0,4 per cento), raggiungendo le 19.690 unità vendute in tutta l’Unione Europea. Fatta eccezione per l’Italia (-0,7 per cento), tutti i principali mercati dell’Europa occidentale hanno contribuito positivamente alla crescita del mese scorso: Germania (+11,8 per cento), Francia (+6,4 per cento) e Spagna (+3,7 per cento). Per contro, la Polonia – che è il più grande mercato per i veicoli commerciali pesanti dell’Europa centrale – ha registrato un calo a doppia cifra (-17,9 per cento). A due mesi dall’inizio dell’anno, le immatricolazioni di veicoli commerciali pesanti nell’Ue sono aumentate del 4,1 per cento su base annua, contando 40.270 unità in totale. I quattro principali mercati dell’Unione Europea hanno registrato guadagni: Spagna (+10,3 per cento), Germania (+4,9 per cento), Francia (+4,0 per cento) e Italia (+0,7 per cento). A febbraio, la domanda di autocarri (veicoli medi e pesanti oltre le 3,5 tonnellate) in tutta l’Unione Europea è diminuita dell’1,5 per cento, su base annua, contando 23.124 unità. Questo calo è stato principalmente il risultato di perdite a due cifre in diversi mercati dell’Europa centrale, che hanno trascinato al ribasso la performance complessiva della regione. In crescita, invece, i maggiori mercati dell’Europa occidentale: Germania (+5,9 per cento), Italia (+2,6 per cento), Francia (+2,1 per cento) e Spagna (+0,2 per cento). Nei primi due mesi dell’anno sono stati immatricolati nell’Ue 46.639 nuovi autocarri, con un aumento dell’1,2 per cento su base annua. I risultati tra i quattro mercati chiave dell’Ue sono stati vari. La Spagna ha registrato un aumento del 7,1 per cento, mentre l’Italia ha registrato una crescita modesta (+0,7 per cento). Germania e Francia hanno registrato flessioni modeste (rispettivamente -0,5 per cento e -0,4 per cento).