Si chiama Fleequid, è nata da un’idea di Basco ed è la prima piattaforma full-digital per la compravendita di autobus usati all’asta

Fleequid rende la compravendita di questi veicoli un processo semplice, veloce e trasparente. Adottando l’impostazione dei principali marketplace consumer – che permettono di confrontare prodotti e servizi – Fleequid ne assorbe anche l’approccio innovativo: vuole infatti svecchiare un settore ancorato a prassi tradizionali e spesso obsolete. Utilizzare la piattaforma Fleequid per vendere o comprare un veicolo usato amplia esponenzialmente il raggio d’azione (intercettando operatori in tutta Europa), riduce i tempi e semplifica le pratiche amministrative e documentali.

Il progetto Fleequid si fonda, come detto, sull’esperienza di Basco dealer italiano in prima linea nella vendita di autobus usati, che da Olgiate Comasco (CO) opera su scala internazionale da oltre 40 anni. Basco conosce bene le criticità di questo settore, per questo vuole risolverle con un progetto imprenditoriale ambizioso e dalla grande innovazione tecnologica.

Come è nata l’idea Fleequid

Vendere o comprare un autobus usato è attualmente un processo complesso, che richiede molto tempo, energie e risorse. Le compravendite si reggono sulle conoscenze e si muovono in un mercato frammentato e poco trasparente, con diverse criticità operative legate alla gestione del trasporto dei veicoli, l’immatricolazione e le fatturazioni. Il venditore, inoltre, deve confrontarsi con i rischi e le insidie di un pagamento fra operatori privati o, in alternativa, deve rinunciare ad una buona marginalità demandando la vendita ad un intermediario. Dall’altra parte il compratore non può essere certo in assoluto circa l’affidabilità degli interlocutori con cui interagisce e la trasparenza delle informazioni sul veicolo – senza contare che quanto più piccolo è sul mercato, tanto più penalizzanti saranno le logiche a cui l’operatore dovrà sottostare.

È proprio per risolvere questa situazione di difficoltà che nasce Fleequid. La piattaforma mette in asta i veicoli per un periodo limitato, permettendo al mercato di stabilire il giusto prezzo attraverso la competizione tra i possibili compratori. Il loro processo decisionale è guidato e reso possibile da immagini e video dettagliati (con dossier fotografici di alta qualità realizzati direttamente da Fleequid), specifiche tecniche sullo stato del mezzo e un supporto consulenziale dedicato. È Fleequid a fare da facilitatore, ponendosi come unica ragione sociale tanto per chi compra quanto per chi vende e permettendo di rendere più veloci tutti gli aspetti burocratici e documentali.

L’innovazione e l’efficacia di Fleequid sono possibili grazie alla sua importante infrastruttura tecnologica. Un team tech d’eccellenza ha creato una piattaforma proprietaria costruita partendo dallo studio delle peculiarità di un mercato di nicchia. Attraverso tecnologie open source ha poi sviluppato gli strumenti per rendere l’asta un processo intuitivo e funzionale. L’architettura è headless, scelta fondamentale per adattarsi rapidamente alle nuove sfide relative ai contenuti e per offrire una fruizione del sito adeguata ai bisogni degli utenti.

Federico Battaglia e Filippo Battaglia, seconda generazione di Basco, hanno fondato Fleequid avendo intuito per primi la necessità di innovare e digitalizzare il comparto. Per guidare la startup hanno scelto Francesco Rocchi – profilo di lunga esperienza internazionale con un passato in aziende automotive, SaaS e in startup e scaleup (tra cui Gympass e Auto1) – che ha assunto il ruolo di General Manager. Il leadership team è inoltre composto dal CTO Raffaele Cafiero (ex Eataly, Softec, Triboo) e dal COO Michele Castiglioni (ex Auto1, Stanley Black & Decker).

«Per Fleequid abbiamo obiettivi ambiziosi spiega Francesco Rocchi, General Manager di Fleequidma siamo fiduciosi di raggiungerli: puntiamo ad avere una presenza forte in tutta Europa entro i primi 18 mesi dal lancio del portale. A partire dal 2026 estenderemo le attività di compravendita a livello extraeuropeo, con particolare attenzione all’area del Mediterraneo, in Nord Africa, e al mercato delle Americhe

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